Mercati, Wall Street col fiatone alla prova delle trimestrali

Powell ha tenuto ieri un discorso al meeting virtuale dell’Fmi in cui ha ribadito che la ripresa è incompleta e disuniforme: i diversi progressi delle campagne di vaccinazione nazionali costituiscono un rischio per l’economia globale e per iniziare a considerare di ridurre gli acquisti servono progressi reali, e non solo nelle attese.

Il report del mercato del lavoro Usa di marzo è statosolo un assaggio di quello che lui intende come un brillante progresso. E per pensare di iniziare a rimuovere lo stimolo alla Fed devono vedere una serie di progressi come quello.

L’inflazione, ha poi fatto notare Powell, non è un problema al momento: una semplice salita dei prezzi non costituisce inflazione. Se dovesse arrivare inflazione reagiranno, ma gli USA hanno una storia di 25 anni di inflazione bassa.

“Insomma – commenta Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr – la politica monetaria non è certo un ostacolo al rally azionario nei prossimi mesi, si comincerà a segnalare un possibile tapering nel corso della seconda metà del 2021, se i posti di lavoro continueranno a crescere al ritmo di 900mila/1 milione al mese”.

In questo scenario l’indice S&P 500 ha messo a segno ieri un rialzo marginale che però ha permesso di segnare un nuovo massimo ridosso dei 4.100 punti. Con ieri, l’indice ha chiuso positivo cinque volte sulle ultime sei sedute, segnando cinque record. Nonostante ciò, come è possibile notare dal grafico sottostante, l’S&P 500 resta all’interno delle Bollinger band, una situazione che lascia presagire possibili ulteriori allunghi, almeno nel brevre termine.

Attenzione però alla stagione delle trimestrali, che a Wall Street inizia la prossima settimana, avverte Sersale”.

L’S&P 500 su base daily con medie mobili a 21 e 50 sedute e Bollinger bands

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