Mercati: la correlazione positiva rendimento Bund – spread sovrani non durerà

La correlazione tra i rendimenti dei Bund e gli spread delle obbligazioni governative nell’Eurozona è diventata positiva: i più elevati rendimenti dei Bund sono stati accompagnati da un ampliamento degli spread. Di solito, la correlazione è negativa (con una media a lungo termine di -0,3) poiché le obbligazioni tedesche tendono a sovraperformare quando gli spread si allargano e a sottoperformare quando si restringono. In particolare, in tempi di elevato stress sui mercati si è sempre potuta osservare una corsa verso un “safe heaven”, che contribuisce ad abbassare il rendimento dei Bund e ad aumentare gli spread.

“Riteniamo che l’aumento dei rendimenti Usa e i contenuti acquisti della Bce nel piano di QE siano responsabili del cambio di passo – avverte Florian Späte, senior bond strategist di Generali Investments – e le recenti notizie riguardanti un possibile ritardo nell’esborso del Recovery Fund UE hanno esercitato ulteriore pressione sulle obbligazioni non core europee. Ma non ci aspettiamo che tale correlazione positiva persista“.

La BCE – spiega Späte – ha messo in pratica le sue parole e ha aumentato gli acquisti nell’ambito del Programma di Acquisto per l’Emergenza Pandemica (PEPP) e in base ai dati disponibili, è probabile che la BCE aumenti i suoi acquisti mensili nel piano di QE per circa 20 miliardi di euro nel secondo trimestre. Inoltre, il flusso di cassa sarà più favorevole poiché l’attività di emissione rallenterà. Pertanto, si prevede che la correlazione diventi nuovamente negativa, con i rendimenti dei Bund più elevati che saranno probabilmente accompagnati da spread moderatamente più ristretti“.

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