Mercati: Bitcoin sempre più simile all’oro. Parola della Fed

Il Bitcoin è sempre più simile a una sorta di versione digitale dell’oro“. Ad affermarlo ora è anche la Fed. Più precisamente dalla Federal Reserve Banks di Dallas, per bocca del presidente e amministratore delegato Robert S. Kaplan, ex dirigente di Goldman Sachs e professore della Harvard Business School, che di recente ha partecipato a una conferenza sul Bitcoin ospitata dalla Mays Business School della Texas A&M University.

Nel dettaglio, a una domanda in merito al rapporto tra la Fed e Bitcoin, Kaplan ha risposto dicendo innanzitutto che le valute digitali allo studio delle banche centrali sono tutt’altra cosa rispetto a Bitcoin, e che è ormai chiaro che il Bitcoin sia “una riserva di valore”. In altri termini, Kaplan ha voluto sottolineare la differenza che c’è tra le cosiddette valute transazionali, che vengono utilizzate principalmente come mezzo di pagamento, e le riserve di valore, che invece vengono utilizzate ad esempio per i risparmi.

Le differenze tra oro e Bitcoin per la Fed

Le valute delle banche centrali sono mezzi di pagamento, non ottimali però per il risparmio soprattutto sul lungo termine. Storicamente questo ruolo è stato invece ricoperto ad esempio dall’oro, pertanto Kaplan di fatto riconosce che bitcoin è più simile all’oro che al dollaro o alle altre valute fiat tradizionali.

Ha poi anche aggiunto che in questo momento il valore del Bitcoin è ancora molto volatile, e che questo potrebbe di fatto impedirgli di diffondersi come mezzo di scambio, sebbene ciò in teoria potrebbe anche cambiare con il passare del tempo.

Inoltre, ha sottolineato che ritiene le criptovalute una vera innovazione, non legata esclusivamente a bitcoin ma anche alla tecnologia sottostante della blockchain, e ad altre tecnologie che l’accompagnano.

Kaplan non ha fatto altro che ribadire ed evidenziare un concetto ormai ampiamente chiaro all’interno del mondo finanziario, ovvero che il ruolo attuale di BTC sia proprio quello di costituire una riserva di valore alternativa alla valuta fiat, a causa della natura inflazionistica della medesima valuta fiat. D’altronde la Fed è la prima ed unica vera responsabile di tale natura inflazionistica, e non si scorge a breve la possibilità realistica che la banca centrale possa decidere di invertire questa tendenza riportando l’inflazione sotto il target del 2 per cento.

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