Mercati, obbligazioni: le nuove emissioni della settimana sotto i riflettori

Attenzione concentrata per la maggior parte sulla riunione della Fed e sui risvolti dei commenti del governatore Powell. Il primo aspetto di rassicurazione è arrivato con l’annuncio di aver lasciato i tassi sui Fed funds ancorati allo zero, reiterando il proprio programma di quantitative easing, che comporta l’acquisto di bond, ogni mese, per un valore di almeno 120 miliardi. A supporto di questa politica il fatto che la ripresa sia sbilanciata e lontana dall’essere completa. Sebbene le pressioni inflazionistiche potrebbero salire nei prossimi mesi, questi aumenti dovrebbero avere impatti minimi sull’inflazione.

Il governatore della Fed ha sottolineato che è ancora prematuro affrontare la questione della riduzione degli stimoli monetari straordinari lanciati per blindare l’economia americana dalle conseguenze negative della pandemia Covid-19: dunque, non è questo il momento di parlare di “tapering” degli acquisti di asset.

In seconda battuta vengono le parole del presidente Biden al congresso, dove ha annunciato il piano di stimolo da 1800 miliardi, che include anche un aumento delle tasse per le società ed i redditi altissimi. Questo passaggio sarebbe soprattutto indirizzato allo stimolo della “middle class”, particolarmente colpita negli ultimi mesi a causa della pandemia, con il blocco di molte attività.

A sostenere i mercati ci sono state anche ottime notizie su molti “player” di primo piano che hanno annunciato fatturati al di sopra delle stime, come per il caso di Apple e Facebook nelle ultime giornate.

In questo contesto il divario tra la crescita Usa e quella dell’Eurozona si allarga, però il traino dell’economia americana, aiuta i mercati europei in questa fase ed è auspicabile che poi possa essere da traino anche per la ripresa economica reale con i paesi europei, una volta messa alle spalle la questione della pandemia e tornati al pieno regime produttivo delle attività.

Sui mercati governativi stiamo assistendo ad un leggero rialzo dei rendimenti, sulla curva decennale sono rimasti solo in quattro con tassi negativi, con la Germania al -0.2%. Lo spread Btp/Bund è salito in area 110 con il nostro benchmark al 0.9% di rendimento.

Importante per il nostro debito la conferma avvenuta da S&P del rating BBB con outlook stabile, cosi come per la Grecia che ha visto un rialzo da BB- a BB, a conferma dell’ottimo lavoro fatto dai governi negli ultimi anni, dopo la crisi di dieci anni fa.

Le nuove emissioni di obbligazioni governative sotto la lente

Messo da parte il successo del Btp Italia, il Tesoro italiano è tornato sul mercato in dollari con una doppia emissione  a tasso fisso, con scadenza a tre e 30 anni, e precisamente il 6 maggio 2024 ed il 6 maggio 2051. L’ultima emissione in valuta, risale allo scorso novembre, quando l’Italia aveva collocato titoli per tre miliardi di dollari. Gli ordini si sono concentrati sulla scadenza più lunga.

Nel dettaglio, la tranche triennale con scadenza 6 maggio 2024 e cedola 0,875% è stata collocata sul mercato a un prezzo di 99,673 equivalente a un rendimento annuo lordo dello 0,986%. L’importo emesso è stato di 2 miliardi di dollari, a fronte di cinque miliardi richiesti (Isin US465410CD85)

L’emissione in dollari a 30 anni ha avuto maggiore richiesta. Ordini per 6,2 miliardi ed importo offerto di 1,5 miliardi. Scadenza 6 maggio 2051 e cedola 3,875%, il prezzo di collocamento è stato di 98,897, equivalente a un rendimento lordo del 3,938%. Per entrambe le tranche, la data di regolamento è fissata per il prossimo 6 maggio (Isin US465410CC03). Entrambe le emissioni non hanno taglio.

La Grecia invece ha collocato 812,5 milioni di euro in T-Bill a 26 settimane. Il rendimento è sceso al -0,32% dal -0,24% dell’asta precedente.

In Germania vi è stato il secondo collocamento di Bund con scadenza a sette anni per 4 miliardi con scadenza 2028. Il titolo è senza cedola ed emesso ad un prezzo di 103,13 che esprimeva un rendimento negativo del 0.408%. Durante le prime sessioni di grey market il prezzo è sceso mediamente in area 102,75 che esprime un rendimento a scadenza negativo di 0.35% circa. Isin DE0001102556 e taglio minimo da un centesimo.

La Città di Bremen ha iniziato il collocamento di una nuova obbligazione senior con scadenza 6 maggio 2041. Prime indicazioni di rendimento 3 punti base sulla curva midswap di riferimento. Alla fine si è mantenuta la linea guida iniziale ed il titolo è stato collocato per 500 milioni con cedola del 0.5%. Taglio retail da mille euro con multipli di mille e codice Isin DE000A3H2YH5.

Ottima risposta dagli investitori anche per un’emissione sovranazionale in euro dell’Esm che è l’ Euro Stability Mechanism. nello specifico si è trattato di due miliardi con scadenza 2031 e cedola del 0.01%. Prezzo d’emissione di 99.802 e prezzo in leggero calo nei giorni seguenti all’emissione. Isin EU000A1Z99P9 con taglio minimo da 1 centesimo.

La Grecia ha annunciato ancora quattro miliardi circa di nuove emissioni nei prossimi mesi, per coprire il funding del 2021, mentre sugli altri paesi, gli analisti si aspettano un Bonos spagnolo indicizzato a 30 anni, cosa che non avviene dal 2018, mentre sul fronte interno si prevede un Btp Italia prima dell’estate.

I nuovi bond corporate sotto i riflettori

Per la parte corporate e finanziari, il colosso automobilistico Toyota Motor Credit, sfruttando il momento d’oro del mercato, ha offerto un bond per un complessivi di un miliardo di euro. Si tratta di un bond a 6 anni con scadenza 5 novembre 2027, che è stata collocato ad un rendimento di 35 punti base sul tasso midswap rispetto ai 60 punti base nella fase iniziale del collocamento. Forte l’interesse degli investitori per l’obbligazione con ordini che hanno raggiunto 2.1 miliardi. Nel dettaglio: il bond a sei anni (Isin XS2338955805)  paga una cedola annua fissa dello 0.125%, prezzo di emissione 99.548 e rendimento dello 0.195%. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

La banca del land tedesco del Baden Wuettemberg, LBBW ha collocato un’obbligazione dell’ammontare di 500 milioni di euro con scadenza 7 maggio 2029. Il bond (Isin DE000LB2V5T1) offre una cedola annua lorda dello 0.375%, prezzo 99.264, rendimento 0.469% equivalente a 52 punti base sopra il tasso midswap di riferimento. Rating A2/A- e lotto minimo da 100mila euro con multipli da 100mila.

Tra i  bond high yield, ZF Friedrichshafen,società tecnologica globale che fornisce sistemi per autovetture, veicoli commerciali e tecnologia industriale, ha collocato un’obbligazione green da 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area  2.25%-2.375%, buoni gli ordini raccolti, oltre 2.5 miliardi di euro e questo ha permesso di abbassare il rendimento al 2%. Il titolo (Isin XS2338564870) paga una cedola annua lorda del 2%, prezzo 100, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e rating  Ba1/BB+. Rating AAA e lotto minimo di mille euro con multipli di mille. Ottima risposta nel grey market successivo alla quotazione, con il prezzo salito di quasi un punto.

La compagnia statale della Malaysia, Petronas, ha raccolto tre miliardi di dollari sui mercati internazionali con l’emissione di un bond in due tranche. Inizialmente, puntava a rastrellare appena 1,2 miliardi, ma dopo avere ottenuto ordini per 7,4 miliardi, ha alzato l’offerta. E lo ha fatto con 1,25 miliardi a 10,5 anni (Isin USY6886MAE04) e 1,75 miliardi a 40 anni (USY6886MAC48). Per questa seconda tranche si è trattato dell’importo maggiore su una simile scadenza nel Sud-est asiatico. In dettaglio, le obbligazioni più brevi hanno offerto una cedola del 2,48%, a premio di 92,5 punti base rispetto al Treasury a dieci anni. La tranche a 40 anni, invece, ha offerto una cedola del 3,404%, a premio di 115 punti base sopra il Treasury a 30 anni. Rating delle obbligazioni A2/A-, con taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille. A livello di trading successivo nel grey market, l’abbassamento di rendimento e l’aumento di size, hanno penalizzato i titoli che hanno perso oltre un punto dai prezzi d’emissione.

Performance decisamente migliore per la compagnia petrolifera OmanOil, che ha emesso 750 milioni di dollari con scadenza 2028 e cedola del 5.125%. Taglio minimo da 200k+1k, rating atteso BB-, Isin XS2248458395 con prezzo d’emissione a 100. L’alto rendimento ed il fatto di essere anche la prima emissione della società ha spinto il titolo in rialzo di oltre un punto nel grey market.

Qatar Petroleum ha annunciato una maxi-emissione di obbligazioni in dollari per questo trimestre. Si tratta del primo collocamento sui mercati internazionali in valuta americana e l’importo sarebbe molto rilevante: tra sette e dieci miliardi di dollari, il maggiore di quest’anno per le obbligazioni corporate e il più alto di sempre tra le economie emergenti. La maxi-emissione arriverebbe a distanza di un anno da quella sovrana di 10 miliardi, quando l’emirato registrò ordini per complessivi 45 miliardi. Tre le tranche offerte per questa occasione: a cinque, dieci e 30 anni. Il  Qatar è un emittente sovrano investment grade con rating altissimi: AA- per S&P e Aa3 per Moody’s e Qatar Petroleum beneficia degli stessi giudizi delle agenzie

Goldman Sachs ha emesso obbligazioni in valuta cinese indirizzate al retail sulle piattaforme di Borsa Italiana per 300 milioni di yuan, pari a circa 39 milioni di euro, Isin XS1970501794, scadenza 23 aprile 2024. Malgrado la breve durata, offre una cedola del 2,75% fisso all’anno in yuan. Il primo pagamento del tasso d’interesse avverrà in data 23 aprile 2022 e così via fino alla data fissata per il rimborso del capitale.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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