Lusso sempre al top alimentato da russi e VIP

Se nel secondo semestre del 2007 il mercato residenziale ha iniziato a mostrare segni di cedimento come si è comportato il segmento del lusso? Secondo l’Ufficio Studi di Tecnocasa il segmento degli immobili di prestigio sembra fare eccezione. Ossia le quotazioni degli immobili continuano ad essere sostenute perché c’è una domanda superiore all’offerta. Infatti chi possiede questo tipo di immobile difficilmente è propenso a venderlo (l’alienazione spesso avviene o a causa di trasferimenti in un’altra città oppure perché si tratta di immobili ereditati).
Opinione condivisa anche degli altri due principali uffici studi ossia quello di UBH che riunisce Professionecasa, Grimaldi Immobiliare e che opera nel segmento del lusso attraverso il brand Professionecasa Prestige e Gabetti Property Solution che nel segmento luxury è attiva con Santandrea.

«Concordo in linea generale con l’idea che il segmento del lusso sia in controtendenza» afferma Alessandro Ghisolfi, responsabile dell’Ufficio Studi di [s]UBH[/s]. «Anche se è necessario chiarire che cosa si intende con settore di pregio».

Guido Lodigiani, responsabile dell’Ufficio Studi di [s]Gabetti[/s] precisa: «Il mercato degli immobili di pregio e del lusso ha caratteristiche differenti, quindi non so se è corretto parlare di controtendenza». Quello che è certo è che tale segmento è molto meno legato alla stretta creditizia in atto che ha penalizzato il mercato residenziale. Si tratta quindi in generale di un mercato, quello degli immobili di pregio-lusso, che ha segnato complessivamente all’inizio del 2008 una buona tenuta. Infatti risulta stabile il numero delle transazioni, così come le quotazioni non diminuiscono. Anche se resta comunque un mercato abbastanza circoscritto e dominato dalle solite note. Inoltre la sproporzione di offerta di grandi tagli e domanda di dimensioni più contenute, presente nel mercato residenziale tradizionale, si riscontra, con le dovute differenze, anche nel segmento lusso. Gli immobili più domandati sono quelli dai tagli fra i 150 e i 200 mq, mentre l’offerta disponibile sul mercato si concentra in soluzioni oltre i 200 mq.

Da segnalare l’incremento di richieste da parte di single per tagli sotto i 100 mq nel segmento di lusso, particolarmente sensibile a Milano. «L’immobile più ricercato è l’appartamento “esclusivo”, preferibilmente all’ultimo piano (attico e super attico) inserito in un condominio circondato da un parco condominiale e dotato di campo da tennis/piscina, seguito dal palazzo d’epoca magari in una residenza storica, protetta dalle belle arti, inserita nel centro storico» sottolinea Lodigiani. Mentre la villa monofamiliare è richiesta soprattutto da chi non ama abitare nel centro della città, infatti, questa tipologia edilizia si colloca soprattutto in aree molto verdi e semiperiferiche con il solo difetto, secondo alcuni, di essere poco servite da negozi e servizi pubblici nelle immediate vicinanze.

Da Tecnocasa precisano invece «Chi acquista questa tipologia di abitazione lo fa sempre per uso diretto».
E le preferenze si possono individuare in:
«La presenza del salone triplo guadagna la testa della classifica relativa alle caratteristiche considerate più rilevanti dai clienti interessati agli immobili di pregio. Ottimo posizionamento anche per la pluralità di sale di rappresentanza. Costante la richiesta di terrazzi (di almeno 50 m2) particolarmente importante a Roma, come la vista panoramica. La bellezza e il clima della Capitale spiegano questa particolarità. In netta flessione la richiesta del box singolo anche a causa della minor congestione dei centri storici rispetto a qualche anno fa. Perde appeal anche il servizio di portineria e di vigilanza» continua Lodigiani.


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