Venerdì chiusura di settimana positiva per Wall Street con l’indice S&P 500 in progresso dell’1,5% ed il Nasdaq Composite del 2,09%. Gli operatori sono stati rincuorati dall’inflazione core americana che è rimasta invariata ad un tasso di crescita del 2,3% annuo, rendendo momentaneamente più lontani gli attesi rialzi dei tassi da parte della FED.
Il Nikkei 225 inizia la settimana nel migliore dei modi con un’ascesa del 2,72% sulla debolezza dello Yen e la risalita degli altri mercati asiatici (Hang Seng +2.7%).
L’indice Eurostoxx 50 alle 9 si manteneva sostanzialmente invariato rispetto alla chiusura di venerdì.
Dal G8 non è emersa nessuna dichiarazione ufficiale sul fronte valutario ma il dollaro si mantiene stabile contro Euro a 1,5350 e lo Yen torna ai minimi di febbraio contro dollaro USA a 108,50.
Nel fine settimana l’Arabia Saudita ha dichiarato che incrementerà la propria produzione di idrocarburi di 200.000 barili al giorno, portando il suo incremento totale a 500.000 barili in soli 2 mesi. Il prezzo del petrolio non accenna però a scendere significativamente mantenendosi a 134$.
Mercato obbligazionario debole con il Bund che si mantiene sotto 110.
Oggi in agenda l’indice dei prezzi al consumo in Eurozona nel mese di maggio (11:00) e l’Empire manifatturiero di giugno (14:30).