Stranieri alla ricerca di logistica italiana

Il mercato dei capannoni industriali è in notevole espansione. Il recente report realizzato dall’Ufficio Studi di [s]Tecnocasa[/s]  evidenzia che sono numerosi gli interventi previsti sul territorio, concentrati soprattutto nel nord e nel centro, anche se si prevedono sviluppi di nuovi hub logistici a Sud (Campania, Puglia, Sicilia).

Nel Nord Italia uno dei poli più importanti è quello di Piacenza che occupa 475 mila mq di fabbricati ad uso magazzino ed uffici su quattro lotti di 25 mila mq. In sviluppo anche l’area del lodigiano e del pavese dove molte aziende si stanno indirizzando soprattutto per ridurre i costi legati al terreno e agli oneri di urbanizzazione. In fermento anche l’hinterland di Milano (Lacchairella, Siziano, Rho, Pero). La richiesta arriva da imprese di grandi dimensioni, italiane ed estere.

Le richieste riguardano tagli di almeno 20-25 mila mq, con un’altezza minima di 12 metri, spazi per la ribalta, aree di carico e scarico che siano pari almeno ad una volta e mezza la superficie dei capannoni. Il posizionamento deve essere a ridosso di importanti arterie o autostrade o presso i raccordi ferroviari.

Tra gli acquirenti dei capannoni ci sono investitori (privati ma anche fondi d’investimento che comprano capannoni già affittati oppure li acquistano ex novo, talvolta li costruiscono anche, per poi affittarli). Gli utilizzatori diretti preferiscono la locazione, soprattutto se si tratta di società straniere.

A livello di prezzi sul mercato dei capannoni industriali si registrano variazioni dei prezzi dello 0.7% per le tipologie usate e dell’1.3% per le tipologie di nuova costruzione. Tra le regioni più dinamiche, a livello di prezzi, si segnalano la Lombardia, il Veneto ed il Piemonte.

In Lombardia si registrano variazioni delle quotazioni dello 0.7% (usato) e dell’1.4% (nuovo), in Piemonte dell’1.5% e del 2.1% e in Veneto dell’1.7% e del 2.5%.

Segnali di stabilità arrivano dal mercato delle locazioni, dove si ha una crescita dello 0.5% per le tipologie usate e dello 0.3% per le tipologie di nuova costruzione.

Anche in questo caso si registra un discreto andamento dei canoni di locazione per le località del Piemonte (+2.2% sull’usato e -0.6% per il nuovo). Abbastanza stabile il Veneto (0% e 2.7%) e la Lombardia (+0.5% e +0.1%). In Emilia Romagna si ha un calo delle locazioni dell’1.7% per l’usato e dello 0.4% per il nuovo.

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