La Fed non tocca i tassi

La Fed lascia i tassi d’interesse invariati e Wall Street festeggia con un +0,58% del S&P 500 ed un + 1,39% del Nasdaq Composite.

Il comunicato del Fomc ha però gettato un po’ di preoccupazione sui mercati in quanto, nonostante prefiguri migliori condizioni economiche, mostra come i rischi inflattivi siano esacerbati e questo non può che avvicinare un incremento dei tassi d’interesse. Proprio questa considerazione ha pesato sul finale di seduta erodendo i robusti guadagni acquisiti nel corso della giornata.

Note positive anche dal petrolio che nella serata di ieri ripiega sino a 132 dollari al barile.

In Asia l’indice Nikkei 225 archivia la sua sesta seduta in ribasso consecutiva, limitando però i danni ad un modesto -0,05%.

L’indice Eurostoxx 50 è pesante in avvio di seduta ed alle 9 segna un ribasso di circa l’1%

Dollaro USA debole contro Euro a 1,5650 mentre lo Yen, sempre contro la moneta unica, realizzo il suo minimo di sempre a 169,45.

Mercati obbligazionari europei stabili con il Bund in area 110,50.

I dati usciti sino ad ora in Europa sono negativi per il mercato con un balzo importante dei prezzi all’importazione in Germania a +7,9% su base annua e la fiducia dei consumatori in Francia a -46 (peggior dato degli ultimi 21 anni)  rispetto ad un atteso -41.

In Italia sarà importante vedere la risposta del mercato al nuovo piano industriale di Unicredit ed alle voci che indicano un cambio al vertice della Popolare di Milano. Attenzione anche su Atlantia dopo la scissione parziale di Schemaventotto che ne è azionista di maggioranza.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!