Un contesto di maggiore crescita con inflazione più elevata dovrebbe supportare gli asset reali, comprese le commodity. I maggiori rendimenti USA dovrebbero portare a una maggiore forza per il dollaro, anche se potrebbe essere temporanea, con l’inflazione che crescerà e la crescita che migliorerà anche nel resto del mondo. Molto dipenderà dall’atteggiamento della Fed, ma se resterà accomodante e tollerante in riferimento all’inflazione, allora i premi per il rischio nel credito dovrebbero ridursi, a beneficio di alcuni segmenti dell’high yield. La propensione al rischio dovrebbe restare elevata finché la Fed non diventerà più aggressiva per tenere a bada l’inflazione, sempre che sia necessario.
In questo contesto nell’universo dei bond emergenti in valuta forte favoriamo l’high yield rispetto all’investment grade. A livello di Paesi abbiamo una preferenza per l’Ecuador, che ha completato la ristrutturazione del debito l’anno scorso e che con il recente risultato elettorale ha confermato la volontà di adottare un approccio favorevole per i mercati e di collaborare con il FMI per una ripresa più sostenibile. Troviamo opportunità anche in Argentina, dove i mercati stanno prezzando un rischio elevato di nuovi scenari distressed per il debito e i prezzi ora sono vicini a quelli che consideriamo come livelli di recupero.
Tra i bond su cui abbiamo maggiore conviction vi è PEMEX, la compagnia petrolifera statale messicana, visto il supporto pubblico e la forte ripresa dei rendimenti rispetto ai bond sovrani.
Siamo invece preoccupati dalla Russia, per motivi ESG e per la possibilità di ulteriori sanzioni. Inoltre, dopo la recente rimozione del Governatore della Banca Centrale Turca, ci preoccupano i rischi legati a una governance debole e quelli politici. Ci aspettiamo quindi una sottoperformance per gli asset turchi. Stiamo anche vedendo un deterioramento dei fondamentali in Bahrain, soprattutto a causa dell’aumento del debito e del peggioramento sul fronte fiscale.
Nel contesto dei bond corporate emergenti vediamo opportunità anche in alcune aziende selezionate nel settore immobiliare cinese, che si trova su un percorso di deleveraging.