Mercati, i nuovi bond governativi e corporate della settimana sotto la lente

Settimana complessivamente positiva per i mercati, anche se i volumi sono stati inferiori per i ponti di fine maggio che hanno visto molti mercati chiusi per il cosidetto “bank holiday”.

Il sentiment dei mercati resta diviso tra l’ottimismo per il recupero dell’economia e i timori per l’inflazione. Infatti con il progressivo recupero dell’economia dalla crisi pandemica, gli investitori guardano a eventuali segnali sulla possibilità che la crescita si traduca in pressioni inflazionistiche che spingerebbero le banche centrali a ridurre gli stimoli monetari in corso.

A una settimana dal meeting Bce, la presidente Lagarde ha riconfermato in un’intervista che Francoforte sosterrà l’economia della zona euro fino a ripresa inoltrata; pertanto anche nella prossima riunione, gli analisti ritengono che la Bce non apporterà modifiche all’ammontare complessivo del programma di acquisto.

Nelle ultime giornate i buoni dati economici e l’accelerazione dell’economia ha spinto la Federal Reserve a dichiarare che inizierà a ridurre l’ammontare delle obbligazioni acquistate lo scorso anno attraverso la emergency lending facility avviata in piena pandemia per sostenere l’economia stessa.

Sul fronte dei rendimenti, dopo le fiammate delle ultime settimane, in questa c’è stato un assestamento, con lo spread tra Btp e Bund sulla curva decennale tornato in area 107 punti e soprattutto un rendimento del nostro benchmark decennale allo 0.88%.

 

Per i governativi, vi sono stati rendimenti in calo per i BOT semestrali assegnati con un rendimento pari a -0,504%, in calo di 2 centesimi rispetto all’asta del mese scorso.

Le nuove emissioni governative sotto la lente

Incrementi di titoli a lunga scadenza da Parigi, con nuove emissioni da 1 miliardo ciascuno per l’Oat 2044, 2055 e 2072, quest’ultimo ha cedola del 0.5% con prezzo di mercato a 86,5 circa che corrisponde ad un rendimento del 1.1%, Isin FR0014001NN8 e taglio minimo di un euro.

Incrementi da un miliardo ciascuno per la Spagna con il Bonos 2027 1.45% (Isin ES0000012A89) ed il Bonos 1.2% con scadenza nel 2020 (ES0000012G42).

La Russia ha provveduto a collocare sul mercato un nuovo Eurobond a 15 anni denominato in euro e a riaprire gli ordini per la scadenza 2027 ad oggi di 750 milioni, anch’essa in euro. Stando alle prime indicazioni, Mosca si attendeva di offrire un rendimento del 2,875% per il primo e non meno dell’1,3674% per il secondo titolo. I buoni volumi sui titoli hanno permesso una revisione dei rendimenti, scesi al 2.65% per un totale di un miliardo sulla scadenza 2036 (Isin RU000A1034K8). Il tap sulla scadenza 2027 con cedola del 1.125% è avvenuto al prezzo di 98.5 che significa un rendimento del 1.36% circa (RU000A1034L6)

L’ultima volta che la Russia aveva emesso un Eurobond in euro è stata subito dopo le elezioni Usa; questa è, però, la prima emissione nella moneta unica dopo che proprio l’amministrazione americana ha comminato nuove sanzioni  finanziarie contro Mosca per interferenze nelle elezioni USA e per la questione Ucraina.  Il debito russo è classificato con i rating BBB-/BBB/Baa3.

La Svezia ha annunciato che emetterà entro la prima metà di giugno un bond a 50 anni. L’operazione sarà di 10 miliardi di corone, qualcosa come 935 milioni di euro. L’operazione servirà ad allungare la curva delle scadenze. La Svezia gode del massimo rating: AAA.

Calmierata la volatilità legata alla pandemia, dal continente africano che già negli ultimi anni si era contraddistinto come sbocco futuro per i mercati emergenti, tornano le emissioni in valuta. Il Senegal che ha rating B+ ha emesso 775 milioni di euro al 5.375% con scadenza 2037. Taglio minimo da 100k, prezzo d’emissione a 100 e buona performance in grey market con prezzi saliti oltre 100.5, Isin XS23336761333.

Lo stato dell’Africa occidentale, il Ghana, sta per richiedere nuovi capitali agli investitori internazionali, ma con un social bond. Il Tesoro di Accra emetterà fino a 1 miliardo di dollari di obbligazioni sostenibili, tra cui anche un green bond, ed una tranche servirà a finanziare l’istruzione secondaria senior gratuita nel paese. Il Ghana gode di rating B.

Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, è tornata sui mercati internazionali con una prima emissione di bond in dollari per quest’anno. A fronte dei due miliardi offerti per le obbligazioni a sette anni, la domanda è stata di 6,9 miliardi. L’ottima accoglienza ha consentito all’emittente di tagliare di una trentina di punti base il premio inizialmente fissato rispetto al Treasury di pari durata in 70-75 punti base. Il bond di Abu Dhabi ha spuntato un rendimento dello 0,45% più alto della scadenza americana, cioè dell’1,73%. Cedola del 1.625% con prezzo d’emissione a 99,664, taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille e Isin XS2348236980. Lo scorso anno, Abu Dhabi aveva emesso un totale di 15 miliardi attraverso tre collocamenti. Rating AA/AA-.

Sul fronte dei rating, la Colombia perde l’investment grade con l’agenzia di rating S&P che ha tagliato il suo giudizio da BBB– a BB+, con outlook stabile.

Le nuove emissioni corporate sotto i riflettori

Tra i finanziari a distanza di un paio di giorni dalla mossa di Intesa Sanpaolo,  che ha piazzato un Tier 2 dual tranche da 1,5 miliardi di dollari negli Usa, l’altro leader bancario italiano Unicredit si ripropone con successo sul mercato statunitense con  un doppio bond da due miliardi di dollari registrando un boom di domanda ed un pricing favorevole.  I titoli senior preferred callable con scadenza a sei anni richiamabili dopo cinque anni per un miliardo di dollari e senior preferred callable con scadenza a 11 anni richiamabili dopo dieci anni per un altro miliardo di dollari per un importo complessivo di 2 miliardi di dollari destinati a investitori istituzionali. Il processo di book building, che ha visto la partecipazione di circa 200 investitori istituzionali distribuiti in tutto il mondo, con ordini totali superiori a otto miliardi grazie a una forte domanda, ha consentito di migliorare la guidance iniziale di 25 punti base.

Per il bond a sei anni (Isin XS2348710562) la cedola è dell’1,982% per anno per i primi cinque anni, pari su base semi-annuale pari a 120 punti base sopra il tasso del Teasury Usa a cinque anni. Se non viene rimborsata dall’emittente, la cedola sarà reimpostata sulla base del tasso del Treasury Usa a un anno più 120 punti base, un rendimento circa 80 punti inferiore rispetto all’emissione preferred inaugurale del 2017 in dollari, compreso il costo della call. Per il bond a 11 anni (XS2348714713)  la cedola è al 3,127% annuo per i primi 10 anni su base semestrale, equivalente a 155 punti base sul Treasury Usa a 10 anni. Anche in questo caso se non richiamato, il bond avrà cedola calcolata sulla base del Treasury Usa a un anno più 155 punti base, circa 85 punti base in meno rispetto all’emissione preferred inaugurale in dollari del 2017 compreso il costo della call.

NG Bank ha collocato un titolo subordinato, si tratta di un Tier2 11NC6, il titolo ha scadenza il 9 giugno 2032 ed ha una call esercitabile dall’emittente a giugno 2031. L’obbligazione offre un rendimento dello 0.957%, equivalente a 115 punti base sopra il tasso midswap  rispetto ai 140 punti base  in fase iniziale e questo grazie ai buoni ordini che hanno raggiunto i 3.25 miliardi.  Cedola lorda dello 0.875% e ammontare 500 milioni di euro. Lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila,  rating Baa2/BBB e Isin XS2350756446

Danske Bank ha emesso un’obbligazione green 8NC7 per un controvalore complessivo di 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area 105/110 punti base sopra il tasso midswap, poi abbassato a 88 punti base in fase finale. Nel dettaglio l’obbligazione (XS2351220814) paga una cedola annua dello 0.75%, prezzo 99.981 equivalente a un rendimento dello 0.766%, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e rating BBB+.

Belfius Bank, compagnia bancaria e assicurativa belga, ha collocato un’obbligazione senior green  (Isin BE6328785207) dell’ammontare di 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area 80 punti base sopra il tasso midswap corrispondente. Scadenza dell’obbligazione fissata l’8 giugno2027 , rating Baa2/BBB e lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila. Gli ordini hanno raggiunto 1 miliardo di euro, il rendimento è stato così abbassato a 60 punti base sul tasso midswap. Cedola annua lorda 0.375%, prezzo 99.746 e rendimento 0. 418%.

La banca ungherese  MFB Hungarian Development Bank Private Limited ha collocato un’obbligazione senior sulla scadenza a cinque anni dell’ammontare di 500 milioni di euro. Il bond (XS2348280707) offer una cedola annua dello 0.375%, prezzo 99.743, rendimento 0.427% equivalente a 70 punti base sopra il tasso midswap, doper prime indicazioni in area 90/95 punti base. Rimborso alla pari alla scadenza il 9 giungo 2026, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e rating BBB.

L’azienda farmaceutica Astrazeneca ha prezzato un’offerta obbligazionaria globale di sei tranche per un totale di sette miliardi di dollari ed una tranche in euro da 800 milioni. L’obiettivo è raccogliere i fondi necessari per finanziare, almeno parzialmente, l’acquisizione di Alexion. L’operazione si compone di sei tranche di cui tre erogate da Astrazeneca e quattro dalla sua controllata finanziaria. In particolare, le tranche emesse da Astrazeneca saranno una da 1.4 miliardi di dollari con cedola fissa dello 0,3% e data di scadenza 26 maggio 2023, una da 750 milioni di dollari con cedola fissa del 3% e scadenza 28 maggio 2051 e una da 800 milioni di euro con cedola 0.375% e scadenza 2029.  Nove i bond emessi da Astrazeneca Finance, pienamente e incondizionatamente garantiti da Astrazeneca, invece, saranno così ripartiti: una tranche da 1,60 miliardi di dollari a tasso fisso con cedola dello 0,7% e scadenza 28 maggio 2024, una da 1,25 miliardi con cedola dell’1,2% e scadenza 28 maggio 2026, una da 1,25 miliardi con cedola dell’1,75% e scadenza 28 maggio 2028, infine una da 0,75 miliardi con cedola del 2,25% e scadenza 28 maggio 2031. Le obbligazioni con scadenza nel 2024 non saranno soggette a alcun rimborso speciale, mentre tutte le altre saranno soggette a un rimborso qualora l’acquisizione di Alexion Pharmaceuticals non dovesse essere perfezionata entro il 12 marzo 2022 o se, prima di tale data, Astrazeneca notificherà la sua intenzione  di non proseguire nell’acquisizione di Alexion. Le agenzie di rating hanno assegnato alle obbligazioni di Astrazeneca rating BBB+/A3.

Qatar Petroleum ha dato mandato a un gruppo di banche per l’emissione del suo primo bond in dollari entro la fine di giugno. Sarebbero tre le scadenze: a cinque, dieci e 30 anni. L’obiettivo della raccolta dei capitali consiste nel finanziare il potenziamento della capacità estrattiva di gas naturale liquido del 50% entro il 2027. Il bond in varie tranche di Qatar Petroleum è di alta qualità. I rating sono molto elevati: AA-/Aa3.

Lufthansa ha comunicato che congelerà la cedola sulle sue obbligazioni subordinate ibride, in ottemperanza alle regole europee sugli aiuti di stato, la cedola rimane perciò sospesa e verrà pagata in futuro. Non si tratterrebbe di una perdita per l’investitore, ma solo di un rinvio.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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