Asset allocation: il 65% degli investitori italiani è interessato ai prodotti tematici

Un sondaggio di Vontobel tra 300 investitori istituzionali e intermediari leader in tutta Europa suggerisce che gli approcci degli investitori agli investimenti tematici si stanno evolvendo e maturando. L’84% degli intervistati ha iniziato ad adottare approcci tematici nei propri portafogli e circa la metà di loro (49%) prevede di aumentare le proprie allocazioni nei prossimi tre anni.

Le allocazioni alle strategie tematiche stanno aumentando rapidamente. Oggi, più della metà degli intervistati alloca almeno un quinto dei propri portafogli azionari secondo un approccio tematico. Tuttavia, i tassi di adozione variano a seconda della geografia e delle dimensioni dell’azienda. In Svizzera e nei paesi del Benelux, tre quarti degli intervistati sono particolarmente propensi ad avere allocazioni elevate alle strategie tematiche, riportando allocazioni superiori al 20%. Anche l’Italia si posiziona bene con il 65% degli intervistati che si dichiara disposto ad avere allocazioni elevate rispetto alle strategie tematiche. Gli investitori istituzionali in Germania e Francia sono invece leggermente indietro. Nel complesso, i clienti più grandi hanno maggiori probabilità di aver adottato un approccio tematico: l’89% degli intervistati con un patrimonio in gestione (AuM) di oltre 50 miliardi di dollari ha investito il 20% o più in questo modo.

La crescita della domanda di fondi d’investimento tematici ha subito un’accelerazione negli ultimi 12 mesi, con afflussi significativi sia di fondi attivi che passivi. Gli AuM in fondi tematici scambiati in borsa sono più che raddoppiati nel corso del 2020. E nello spazio attivo, i fondi tematici hanno sfidato i deflussi visti nella maggior parte dei settori nel 2020.  Questa notevole crescita riflette un’ampia gamma di fattori. Anche prima della pandemia, diversi temi di grande impatto – tra cui il cambiamento climatico, la trasformazione tecnologica e i cambiamenti demografici – stavano attirando un’attenzione significativa. Ma la pandemia di COVID-19 è servita da catalizzatore per molti di loro, e anche il ciclo di mercato sembra essersi spostato a favore degli investimenti tematici.

Lo studio rivela anche che l’investimento tematico non è una strategia solo azionaria, in quanto un numero significativo di intervistati applica già un approccio tematico in un’ampia gamma di asset class. Gli intervistati con grandi quantità di AuM sono particolarmente propensi ad avere esposizioni tematiche in infrastrutture, reddito fisso, materie prime o immobili.

Gli investitori istituzionali e gli intermediari cercano qualità della ricerca e del reporting da parte dei gestori di fondi

Due terzi degli intervistati si aspettano di aumentare il numero di gestori esterni che utilizzano per gli investimenti tematici nei prossimi 12 mesi, con criteri di selezione che si concentrano più su qualità come la credibilità e la visione piuttosto che sui track record delle performance passate. Ciò significa che i gestori degli investimenti dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla qualità della loro ricerca, sul reporting e sulla qualità della loro visione.

Il desiderio di mitigare e gestire il rischio è altrettanto importante per l’espansione degli investimenti tematici quanto la ricerca di performance superiori. Semmai, il rischio è un driver ancora più cruciale: il 56% degli intervistati crede che il proprio approccio tematico possa aiutare a compensare altri rischi di portafoglio, mentre il 46% crede che assicuri benefici di diversificazione.

Molti investitori ritengono che i temi a cui sono ora esposti saranno quelli in cui si troverà la crescita futura – il 51% crede che queste allocazioni offriranno rendimenti superiori agli investimenti – piuttosto che in molte delle aree verso cui sono ponderati i tradizionali fondi nazionali o settoriali. In questo senso, un passaggio a strategie tematiche può essere visto per ridurre il rischio di sottoperformare a causa dell’esposizione ad attività che sono ormai oltre la loro data di scadenza. Per dirla in un altro modo, gli intervistati sono propensi a utilizzare i fondi tematici per ridurre la loro dipendenza da approcci più convenzionali agli investimenti.

“In Italia gli investimenti tematici stanno chiaramente diventando una priorità. La nostra ricerca rileva che sia per gli investitori istituzionali che per gli intermediari la questione non è se investire in strategie tematiche, ma come farlo in modo efficace. La sfida ora è realizzare le loro ambizioni, gli investitori cercano supporto e guida su asset allocation, rischio, volatilità e selezione dei temi”, afferma Matteo Villani, Head of Asset Management Italy di Vontobel. “L’obiettivo degli investimenti tematici è anticipare i cambiamenti e trarne vantaggio, identificando oggi i potenziali vincitori strutturali di domani, chiaramente una priorità per la gestione attiva”.

 

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