Forex: Euro ancora in cerca di una direzione definita

Il titolo dell’articolo della scorsa settimana recitava: “Euro di fronte a un bivio” e la divisa europea ha in seguito accusato un movimento moderatamente ribassista durante le ultime sedute.

Inoltre, la precedente mia ipotesi che avevo segnalato “non aprirei, oggi, nuovi long sull’euro” è stata premiante in quanto avremo perso tempo, mentre è stata assecondata l’idea di “non è da escludere una prossima correzione tecnica di breve periodo”.

Non abbiamo assistito a una correzione tecnica memorabile, niente di clamoroso dunque, ma a una breve correzione fisiologica che si è concretizzata in un movimento altalenante, pensate un po’, proprio attorno alla rete ormai passata alla cronaca di qualche settimana. Sto parlando di una Fibonacci fan.

Gli scenari puramente sull’Euro Index (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) tecnici di medio e lungo periodo sono rialzisti, mentre la situazione di breve è neutrale.

L’incertezza regna tuttora sovrana e indisturbata sul Forex e, secondo il mio modestissimo parere, il livello fondamentale per il prossimo futuro non sarà altro che il massimo relativo di fine maggio.

In effetti, in caso di superamento di tale ostacolo otterremo, probabilmente, un segnale di ripresa, mentre il mancato ritorno al di sopra dello stesso livello consentirebbe il completamento di un doppio massimo discendente che lascerà spazio, senza indugi, a una correzione tecnica fisiologica.

Nella parte superiore del grafico presento un grande classico: lo stocastico di breve, mentre è situato in ipercomprato e testa un doppio massimo discendente.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 45% dei casi (in calo rispetto al 52% di otto giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni non evidenziano variazioni significative, in linea con quanto scritto anche nelle sezioni “movers”.

Lo scenario puramente tecnico è neutrale e tende al rischioso, mentre, nuovamente, “non è da escludere una prossima correzione tecnica di breve periodo”. Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Aud è incerto dopo il massimo relativo di 1.5851. L’Eur/Cad non riesce a superare la resistenza di 1.48 circa. L’Eur/Chf interessa l’importante supporto dinamico di 1.088. L’Eur/Gbp prosegue un movimento laterale attorno a 0.861. L’Eur/Jpy cerca di mantenersi attorno ai recenti massimi di 133.67; attenzione in caso di cedimento confermato di 133. L’Eur/Nok potrebbe ritornare sui minimi dell’anno. L’Eur/Nzd è inserito in un movimento ascendente anche molto debole; positivo sopra 1.705. L’Eur/Sek sempre debole. L’Eur/Try lotta per rimanere sui livelli appena conquistati. L’Eur/Usd è incerto, ma ha realizzato un doppio massimo discendente dallo scorso 25 maggio.

Non emerge un segnale forte e deciso sull’euro. E’ tutto un po’ “approssimativo”… La situazione non è invitante, ma non può esserlo neanche sempre. Pertanto, “va bene cosi”.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Chf è in difficoltà dall’inizio di aprile e potrà ipotizzare un recupero solo in caso di ritorno sopra 0.905 circa. L’Usd/Cnh debole dopo il timido tentativo di ripresa di inizio mese. L’Usd/Jpy fatica nel mantenersi in un contesto moderatamente rialzista, ma attenzione alla tenuta di 109.2/0. L’Usd/Nok rallenta la discesa iniziata con il primo lockdown, ma dovrà superare 8.40/5 solo per ipotizzare un rimbalzo fisiologico. L’Usd/Sek realizza una serie di minimi statici attorno a 8.25, ma niente di ché per il momento. L’Usd/Try deve mantenersi al di sopra dell’importante 8.50. L’Usd/Zar rimbalza dal nuovo minimo di 13.37 e sta per testare la resistenza di 13.8. Per l’Usd/Cad vedi nella sezione “Trade opportunity”.

Anche la situazione del biglietto verde è un po’ ingarbugliata. Prepariamoci al dopo.

La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni cross

Trade opportunity

Oggi, per la prima volta, in questa sede, voglio parlarvi dell’Usd/Cad. L’Usd/Cad ha realizzato il 19 marzo 2020 un massimo relativo a 1.4667, interessando in questo modo il pico di gennaio 2016 a 1.4689, prima di intraprendere una fase discendente tuttora in essere. Tuttavia, da poco più di un mese a questa parte, consolida tra 1.20 e 1.22 circa con un movimento che ricorda un minimo arrotondato.

Lo scenario puramente tecnico è potenzialmente molto interessante anche per l’ampiezza della correzione che lascia ipotizzare un’importante reazione verso l’alto, almeno si spera…

Al momento, i volumi daily sono discendenti, mentre un aumento degli stessi potrebbe precedere un breakout e l’inizio di una ripresa. Infine, il dollaro Usa interessa anche il minimo relativo di settembre 2017 a 1.2060. Un altro motivo che potrebbe favorire una ripresa.

Pertanto, la situazione rimane al momento ribassista, questo è chiara, ma il movimento in atto da qualche settimana potrebbe precedere una fase di ripresa speculativa. Come si dice in questi casi; il gioco vale la candela.

Direi di proseguire in questo modo.

Long sopra 1.22 con obiettivi 1.239 e 1.258/63, poi 1.279 e 1.300/15.

In questo contesto lo scenario ribassista non m’interessa in quanto cerco di sfruttare la configurazione grafica come sopra.

Ritornerò sull’argomento fra qualche settimana.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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