Forex: ancora ombre sull’Euro

L’Euro index (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) indietreggia da due settimane e, per il momento, tende a confermato quanto scritto 15 giorni fa; ossia “non è da escludere una prossima correzione tecnica di breve periodo”.

Di seguito troverete l’articolo della scorsa settimana intitolato: “Euro ancora in cerca di una direzione definita”.

In effetti, la flessione in essere non è ancora molto pronunciata e la divisa europea sempre molto indecisa sul da farsi. Tuttavia, possiamo osservare un doppio massimo discendente weekly che rappresenta una vera e propria minaccia per il prossimo futuro della divisa europea che, tuttavia, potrebbe ancora prontamente annullare tale configurazione. Ma abbiamo quasi finito i tempi supplementari.

Oggi, presento nella parte superiore del grafico il +DI e il –DI a 12 settimana che, al momento, mostrano un contesto ancora rialzista. L’Adx, non presente, è tuttavia ribassista.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 27% dei casi (in ulteriore calo rispetto al 45% di 8 giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni non evidenziano variazioni significative, in linea con quanto scritto anche nelle sezioni “movers”.

Lo scenario puramente tecnico è passato da “neutrale e tende al rischioso” della scorsa settimana a moderatamente ribassista, ma la situazione non è ancora “del tutto” compromessa. L’euro non dovrebbe tuttavia perdere tempo se vuole cercare di riportarsi in corrispondenza dei recenti massimi e cancellare le ombre minacciose che si moltiplicano con il passar del tempo.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd cerca di rallentare la discesa a 1.2092, ma deve fare i conti con qualche massimo discendente. L’Eur/Aud consolida da qualche giorno attorno a 1.575. L’Eur/Cad potrebbe tentare di recuperare, ma deve superare la barriera di 1.480/2. L’Eur/Chf testa il supporto dinamico di 1.089 circa. L’Eur/Gbp deve fare i conti con minimi statici e massimi discendenti; ormai è alle strette. L’Eur/Jpy cerca di tornare sui recenti massimi, ma attenzione alla tenuta di 132.50. L’Eur/Nok non riesce ad allontanarsi da 10. L’Eur/Nzd testa la sottile fascia di resistenza di 1.700/5. L’Eur/Sek rimbalza da qualche giorno, ma ora deve fare i conti con la resistenza di 10.10/2. L’Eur/Zar si mantiene all’interno di un contesto ribassista.

Anche questa settimana la divisa europea è alla ricerca di una direzione.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Cad tende a rafforzarsi, vedi la sezione “trade opportunity” di 8 giorni fa. L’Usd/Chf rallenta la discesa con un breve movimento laterale. L’Usd/Cnh deve confermare il recente segnale rialzista dopo il superamento di 6.40 circa. L’Usd/Hkd appare incerto questa mattina in corrispondenza di 7.76. L’Usd/Jpy sfrutta qualche minimo ascendente nel tentativo di riportarsi sopra 110.30. L’Usd/Nok consolida da qualche settimana, ma dovrà riportarsi sopra 8.40/2 per aver qualche possibilità di recupero. L’Usd/Sek rimbalza a seguito del multiplo test di 8.25/3, ma attenzione all’ostacolo di 8.35.

Il biglietto verde tende a rafforzarsi nei confronti di qualche valuta.

La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importanti cross

Trade opportunity

Oggi voglio parlarvi di una conformazione grafica potenzialmente interessante individuata sull’Usd/Sek daily.

Il Dollaro Usa ha realizzato un massimo relativo a 10.46 nei confronti della corona svedese, poco dopo la seconda metà del mese di marzo 2020, prima di iniziare una fase discendente che si è conclusa a cavallo tra il capodanno e la Befana.

Ho già avuto modo di parlare del 6 gennaio in altre occasioni. Da allora abbiamo assistito a una ripresa, limitata tuttavia a 8.77 Sek circa, seguita da una nuova flessione. Il bello arriva proprio ora.

In effetti, il Dollaro Usa interessa da qualche giorno l’area 8.25/3 che è già stata protagonista, durante lo scorso mese di febbraio, di un rimbalzo puramente tecnico. Inoltre, le ultime 3 candele, da venerdì a martedì, testano 8.30/3 circa e si osserva un tentativo di superamento di tale ostacolo. Anche questa mattina ci troviamo appena sotto 8.33. Sul grafico Kagi, invece, emerge un prossimo possibile segnale rialzista che potrebbe verificarsi anche oggi.

Abbiamo pertanto un potenziale segnale rialzista che coglieremo sul nascere. Direi pertanto di proseguire in questo modo. A me interessa l’eventuale potenziale rialzista e il segnale Kagi. Detto cosa fa quasi paura… Ricorda vagamente Godzilla…

Long sopra 8.35 con obiettivi 8.49 e 8.57, poi 8.68 e 8.75/90.

Short solo (prendendo in considerazione la candela di venerdì) sotto 8.23 con obiettivi 8.09 e 8.01, poi 7.85/60.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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