Borse in stand by in attesa del Fomc

L’appuntamento clou della giornata (e della settimana) è sicuramente il FOMC di giugno, previsto per stasera. Questo ha garantito il clima d’attesa delle ultime 48 ore, con modeste prese di beneficio, dopo che lunedì l’S&P 500, il Nasdaq 100, lo Stoxx 600 e il MSCI World avevano fatto i nuovi record storici. Diversamente dagli altri casi, in cui i record sono stati una serie di recente, per il Nasdaq 100 il precedente massimo era stato segnato il 26 di aprile, oltre sei settimane fa. Il breakout non è stato seguito da follow through ieri, ma la presenza del FOMC è forse una parziale scusante, visto che il tech è “rate sensitive”.

Infatti i rendimenti, dopo aver segnato un minimo relativo, ironicamente il giorno dell’uscita del CPI, sono rimbalzati di qualche cosa. Restano su livelli troppo bassi, anche se l’inflazione che stiamo osservando si dimostrasse effettivamente temporanea, e la FED restasse dovish.

Wall Street si sta un po’ assestando in vista della FED, con le banche ancora pesanti e il resto dei settori a mostrare ribassi marginali, a parte qualche difensivo. Dollaro in lieve rimbalzo e commodity in recupero dopo la correzione dei giorni scorsi completano il quadro (in realtà il petrolio ha fatto nuovi massimi ieri in controtendenza col settore).

Per il FOMC di stasera i punti focali, a detta di Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr, sembrano essere i seguenti:

1) Parleranno di una collocazione temporale di un possibile annuncio di tapering? Quasi sicuramente no. Potrebbero indicare a quali condizioni potrebbero fare l’annuncio, ma probabilmente diranno che ne hanno parlato, ma è ancora presto per fornire dettagli

2) La dot plot: I rialzi delle previsioni dei singoli membri saranno sufficienti a inserire un rialzo dei tassi come previsione mediana entro la fine del 2023? Diciamo che qui si gioca parte della stance del meeting. Se lo faranno sarà considerato hawkish, se no dovish

3) Di quanto saliranno le attese di inflazione? La vecchia previsione Fed di 2.2% per l’anno 2021 è chiaramente ormai troppo bassa. Di quanto andranno oltre il 2.5%? che faranno con le previsioni del PCE nel 2022 ( 2%).

Dopodichè vedremo che tono darà Powell alla conferenza stampa.
In generale, anche se dovessero errare in direzione hawkish, dando qualche dettaglio sulle condizioni per il tapering e/o con le previsioni dei Fed Funds di molti singoli membri che salgono, non dovrebbe essere un FOMC che crea grosso scompiglio. Stiamo a vedere.

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