Forex, rimbalzo fisiologico per l’euro

Il movimento delle ultime giornate non lascia spazio alla fantasia e mentre il titolo dell’articolo della scorsa settimana recitava “Forex: ancora ombre sull’euro”, ora l’Euro index ha accusato una pesante “punizione” ed è andato a interessare la Fibonacci fan che lo stava aspettando da qualche settimana.

Sull’Euro Index (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) inoltre le curve +DI e –DI hanno generato un segnale ribassista e il benchmark ha confermato la realizzazione di un doppio massimo discendente, avvenuto dall’inizio dell’anno, che penalizza e compromette, almeno parzialmente, la fase ascendente iniziata nel mese di febbraio 2020.

L’indice interessa tuttavia una zona di supporto relativamente importante, costituita dai minimi relativi realizzati durante il 4° trimestre del 2020 e all’inizio dello scorso mese di aprile. In aggiunta, non dobbiamo omettere la fan che rappresenta a tutti gli effetti un supporto di tutto rispetto.

All’inizio della settimana l’euro ha interessato i minimi del venerdì precedente, mentre recupera da allora e, al momento assistiamo a un recupero puramente fisiologico.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il “mio” Euro Index alla ricerca di eventuali spunti.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 33% dei casi (in calo rispetto al 45% di 8 giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano un rafforzamento dell’euro del 2.11% nei confronti dello Zar e in calo della divisa europea di -2.47% rispetto al real brasiliano.

Lo scenario puramente tecnico passa quindi da “moderatamente ribassista” a “ribassista” anche se assistiamo a un rimbalzo, per ora puramente fisiologico, dell’euro.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd rimbalza dal doppio test di 1.1847, ma dovrà superare 1.1980 circa prima di poter tentare il recupero. L’Eur/Aud cerca di mantenersi sopra 1.5750. L’Eur/Cad realizza un rettangolo tra 1.4650 e 1.48 circa. L’Eur/Chf rimbalza da 1.087 e sta per testare il doppio livello di resistenza di 1.099. L’Eur/Gbp prosegue al ribasso e si mantiene al di sotto dell’importante 0.86. L’Eur/Jpy rimbalza con forza a seguito del test di 130 e testa un primo ostacolo a 132.2 circa. L’Eur/Nok indietreggia dopo il massimo relativo di 10.34 e fa i conti con l’area operativa situata nelle immediate vicinanze di 10.20. L’Eur/Nzd cerca di confermare i massimi recentemente conquistati, ma è in trappola tra 1.695 e 1.715 circa. L’Eur/Sek effettua un movimento molto speculativo e ripiega verso un possibile pullback up a 10.10 circa. L’Eur/Try rischia di realizzare un doppio massimo discendente in caso di mancato immediato ritorno sopra 10.5 circa.

C’è tanta carne al fuoco, troppa, e l’euro interessa vari livelli di supporto e di resistenza. La situazione è molto instabile.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Chf rimbalza con decisione dallo scorso 16 giugno, ma viene al momento fermato dalla resistenza di 0.922. L’Usd/Cnh ha confermato il “segnale rialzista dopo il superamento di 6.40 circa” iniziando cosi una fase di inversione rialzista di breve periodo, attenzione alla resistenza di 6.485. L’Usd/Hkd recupera terreno da qualche giorno, mentre si avvicina alla resistenza di 7.77. Anche l’Usd/Jpy si avvicina a un ostacolo a 111 circa. L’Usd/Nok indietreggia dopo l’effimero test di 8.72 circa. L’Usd/Sek rimbalza con decisione fino 8.64, ma poi ci ripensa e testa il recente massimo relativo (ora supporto) di 8.50. L’Usd/Try mette a segno un nuovo massimo a 8.80 circa che ora cercherà di confermare. L’Usd/Zar ha generato un segnale di inversione rialzista di breve a 13.8 circa, mentre ora interessa l’area di supporto di 14.4/5. L’Usd/Cad si veda la sezione “Trade opportunity”.

Il biglietto verde non sa da quale parte girarsi ed è circondato da livelli operativi molto importanti. I segnali operativi non mancano, ma non è sempre un breve.

La seguente grafica mostra la tendenza di qualche importante cross

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi pubblicata lo scorso 10 giugno relativa all’Usd/Cad che potete ritrovare cliccando qui. Di seguito la precedente strategia operativa.

“Long sopra 1.22 con obiettivi 1.239 e 1.258/63, poi 1.279 e 1.300/15.”

Nel nostro caso, il superamento di 1.22 ha favorito qualche long e l’ampio superamento di 1.239. In effetti, il dollaro ha realizzato un massimo relativo a 1.249 circa prima di indietreggiare.

Il biglietto verde ha confermato la precedente ipotesi di realizzazione di “un movimento che ricorda un minimo arrotondato” anche se non perfetto, ma chi lo è in questo mondo…

In effetti, confidavo nel raggiungimento dell’area 1.258/63, ma va benissimo cosi. Il segnale è stato tempestivo e ci ha regalato qualche soddisfazione.

Il dollaro americano ha perso terreno all’inizio della settimana e in questo inizio di giornata s’interroga.

I livelli attuali (1.237 circa) sono interessati dal passaggio di una resistenza dinamica di lungo periodo che complica l’attuale tentativo di ripresa del biglietto verde. Lo scenario di fondo è ancora ribassista, mentre assistiamo a un tentativo di inversione rialzista di medio periodo.

Direi di proseguire in questo modo in un’ottica di breve periodo.

  • Long su tenuta di 1.225 e sopra 1.239 con obiettivi rispettivi 1.237/9 e 1.258/63, poi 1.279 e 1.300/15.
  • Short sotto 1.225 con obiettivi 1.213 e 1.200 circa.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
[email protected]

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!