I primi interventi riguarderanno quelli già in corso d’opera, su cui i fondi UE hanno la funzione di sostituire a tassi più convenienti i finanziamenti nazionale. Tra i principali interventi, sul mondo digitale (4,35 mld di cui 2,6 sovvenzioni e 1,7 prestiti):
- Transizione 4.0 (incentivi fiscali agli imvestimenti per le imprese): 1.7 mld (di cui in parte progetti nuovi e in parte rifinanziamenti di progetti già approvati)
- Fondo Simest internazionalizzazione: 1.2 mld
- Sistema giudiziario: 0.4 mld
- Turismo: 0,25 mld.
Per le opere infrastrutturali sono previsti 2.3bn entro fine anno (principalmente progetti in corso dove i principali sono l’alta velocità Verona-Padova e il Terzo Valico), mentre 3.2bn per il green.
I settori più impattati sono quelli legati alla digitalizzazione, transizione ecologica, economia circolare, infrastrutture.
Le azioni in pole position per beneficiare del Pnrr
Secondo gli analisti di Equita, tra i titoli meglio posizionati per beneficiare dal PNRR italiano ci sono: Acea, Buzzi Unicem, Danieli, Iren, Inwit e SeSa.
Inoltre: CY4, Digital Value, Hera, Prysmian, Reply, Snam, Telecom Italia e Webuild.