Investimenti, Pnrr: ecco le azioni italiane su cui puntare

La Commissione Europea, come da attese, ha approvato il PNRR dell’Italia da 191,55 mld di euro ponendo così le premesse per l’anticipo da 25 mld previsto entro fine luglio/agosto. Le risorse iniziali, nel dettaglio, saranno assorbite per 15,7 mld da interventi che il PNRR italiano prevede di concludere entro quest’anno. Si tratta di 105 progetti, ma già dal 2022 gli interventi in azione diventano 167 per muovere 27,6 mld (si sale a 37,4 mld nel 2023 fino a un picco di 42,7 mld nel 2024 per poi scendere leggermente nel biennio finale).

I primi interventi riguarderanno quelli già in corso d’opera, su cui i fondi UE hanno la funzione di sostituire a tassi più convenienti i finanziamenti nazionale. Tra i principali interventi, sul mondo digitale (4,35 mld di cui 2,6 sovvenzioni e 1,7 prestiti):

  • Transizione 4.0 (incentivi fiscali agli imvestimenti per le imprese): 1.7 mld (di cui in parte progetti nuovi e in parte rifinanziamenti di progetti già approvati)
  • Fondo Simest internazionalizzazione: 1.2 mld
  • Sistema giudiziario: 0.4 mld
  • Turismo: 0,25 mld.

Per le opere infrastrutturali sono previsti 2.3bn entro fine anno (principalmente progetti in corso dove i principali sono l’alta velocità Verona-Padova e il Terzo Valico), mentre 3.2bn per il green.

I settori più impattati sono quelli legati alla digitalizzazione, transizione ecologica, economia circolare, infrastrutture.

Le azioni in pole position per beneficiare del Pnrr

Secondo gli analisti di Equita, tra i titoli meglio posizionati per beneficiare dal PNRR italiano ci sono: Acea, Buzzi Unicem, Danieli, Iren, Inwit e SeSa.

Inoltre: CY4, Digital Value, Hera, Prysmian, Reply, Snam, Telecom Italia e Webuild.

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