Investimenti, nel medio-lungo termine saranno i titoli growth a primeggiare

Gli investitori sono stati entusiasti della ripresa economica, inclusa la corsa dei titoli azionari value ma i prezzi scontano forse un po’ troppo ottimismo? “I dati mostrano che gli investitori potrebbero avere grandi speranze su questo segmento di mercato mentre le aziende che continuano a crescere di anno in anno sono meno amate“, fanno notare da Alger, società partner de La Française, che di seguito illustra nel detaglio la view.

Dall’inizio dell’anno i titoli value, che tendono ad avere più esposizione e leva sull’economia, hanno sovraperformato i titoli growth, di solito trainati da trend più secolari e che non dipendono dal ciclo economico, come l’e-commerce o i pagamenti digitali.

Molto dell’apprezzamento degli indici value si fonda sulle attese di un balzo dei fatturati e degli utili nel momento in cui l’economia recupera il terreno perso nella pandemia. Le stime per i titoli value si sono alzate per effetto del graduale ritorno alla normalità a livello economico ma gli investitori si potranno sorprendere nel sapere che le stime dei ricavi in realtà sono cresciute più rapidamente per il Russell 3000 Growth Index che per il Russell 3000 Value Index.

Nelle attese del mercato per i prossimi mesi, molte aziende che hanno avuto cali importanti di fatturato e profitti potranno vedere miglioramenti nei fondamentali. Dato che questo è stato incorporato in certa misura nei corsi azionari, gli investitori devono riflettere su cosa accadrà ora. Nei prossimi cinque anni vediamo una crescita economica più lenta ma cambiamenti secolari più veloci grazie all’innovazione, un contesto che riteniamo si addica meglio ai titoli growth.

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