Forex, per l’Euro si prospetta un luglio molto caldo

L’euro ha pienamente confermato il titolo dell’articolo della scorsa settimana, ossia “Forex, rimbalzo fisiologico per l’euro”, in quanto il recupero della divisa europea ha avuto vita breve e si è rivelato, almeno fino a questo momento, “puramente fisiologico”.

Oggi presento come sempre la mia versione dell’Euro Index (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) ma in un’ottica di medio periodo in cui è possibile osserviare una configurazione grafica in via di completamento. Possiamo azzardare varie ipotesi una delle quali potrebbe essere un testa e spalle ribassista. Vedi quando accaduto negli anni 2017/2019.

Interessante l’Efficiency index, anch’esso rigorosamente homemade, che testa per la seconda volta in poche settimane il livello operativo di +15. Ricordo che i livelli +15 e -15 generano spesso ottimi segnali operativi.

Il prossimo mese di luglio potrebbe essere molto caldo, anche per la moneta unica che potrebbe interessare livelli potenzialmente strategici.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti. A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 33% dei casi (invariato rispetto al 33% di 8 giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano un calo della divisa europea di -3.08% rispetto al Mexican Peso.

Lo scenario puramente tecnico rimane di conseguenza “ribassista” in un’ottica di breve periodo, ma raggiungeremo probabilmente molto presto un bivio valido per il medio periodo. Cautela dunque.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Aud consolida da qualche giorno e potrebbe tentare il recupero oltre 1.5875. L’Eur/Cad realizza un rettangolo tra 1.464 e 1.483; intervenire in caso di breakout. L’Eur/Chf rimbalza, ma deve fare i conti con la resistenza dinamica di 1.098 circa. L’Eur/Gbp potrebbe tentare di recuperare in caso di ritorno sopra 0.860/1. L’Eur/Yen inverto dopo il massimo relativo di 132.7; supporto a 130.7. L’Eur/Nok rimbalza dal supporto di 10.10, ma appare indeciso. L’Eur/Sek ha realizzato un pullback up a 10.10, ma è indeciso. L’Eur/Try consolida da qualche giorno attorno a 10.40. L’Eur/Usd vedi la sezione “Trade opportunity”. L’Euro appare del tutto “instabile” da metà mese quello che lo rende rischioso.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Cad rimbalza dal minimo relativo di 1.225 e potrebbe presto interessare il massimo relativo di 1.249. L’Usd/Chf completa la realizzazione di un doppio minimo ascendente a 0.894 e potrebbe generare un 2° segnale rialzista oltre 0.924/5. L’Usd/Cnh si appoggia al supporto statico di 6.46/5 dal quale tenterà di rimbalzare ulteriormente. L’Usd/Hkd tende a confermare un doppio minimo ascendente, ma il vero test sarà a 7.766. L’Usd/Jpy realizza un massimo relativo poco oltre 111.11, ma poi ci ripensa; supporto a 110.2/0. L’Usd/Nok rimbalza dal minimo relativo di 8.45, l’Usd/Sek da 8.44; praticamente gli stessi livelli… L’Usd/Zar rimbalza dal minimo relativo di 14 e testa la resistenza di 14.4.

Anche in questo caso, il biglietto verde ha invertito strada nell’arco di qualche giorno. La situazione è ricca di opportunità, ma l’incertezza è molto elevata.

La seguente grafica mostra la tendenza di qualche importante cross

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi pubblicata lo scorso 26 maggio relativa all’Eur/Usd che potete ritrovare cliccando sul seguente collegamento. Di seguito la precedente strategia operativa.

“Anche se è molto probabile una nuova reazione dell’Euro, non disponendo della sfera di cristallo, momentaneamente prestata a un amico, ma disponendo di una ragionevole consapevolezza di quello che potrebbe essere una gestione del rischio, non sembra opportuno incrementare ulteriormente le eventuali posizioni in essere. Pertanto, direi di proseguire in questo modo.

Mantenere di conseguenza con stop totale a 1.216 e obiettivi 1.234/9 e 1.248/80. Short tuttavia sotto 1.216 con obiettivi 1.207 e 1.188, poi 1.178 e 1.167/52.”.

Nel nostro caso, il ritorno al di sotto di 1.216 ha generato la chiusura delle posizioni long in essere da 1.198 (prezzo medio). Il cedimento di 1.216 ha anche favorito l’apertura di qualche short e l’ampio superamento del 2° obiettivo posto a 1.188 (realizzato 1.1847).

Con il senno del poi, è stato un bene non aver certato di intervenire ulteriormente long, in quando avevamo già provveduto a vari acquisti, e di esserci girati a 1.216 poiché abbiamo cosi cristallizzato l’utile. Meglio cosi.

Lo scenario puramente tecnico dell’Eur/Usd è nuovamente interessante in questo momento, per i vari massimi relativi realizzati poco al di sopra dell’importante 1.1950 seguiti da una seduta ribassista; quella di ieri martedì. Attenzione anche alla resistenza ribassista dell’Rsi, per dirne una. Probabile un ulteriore calo della divisa europea.

Direi di proseguire in questo modo.

Short sotto 1.187 con obiettivi 1.181 e 1.172, poi 1.152 e 1.140. Qualche long sopra 1.196 con obiettivi 1.216 e 1.234/9, poi 1.248 e 1.255/72.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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