Azioni Aim: requisiti, soggetti coinvolti e agevolazioni

La quotazione sul mercato AIM Italia, a differenza del listino MTA, si contraddistingue per un processo di ammissione estremamente semplificato e veloce. Infatti, non essendo prevista un’istruttoria da parte di Consob, le tempistiche risultano essere significativamente ridotte: per arrivare alla quotazione si stimano tra i quattro e i sei mesi a decorrere dalla data di inizio delle attività (“kick off”).

Ciò non toglie, in ogni caso, che ai fini del successo dell’operazione IPO, l’azienda non solo sia tenuta a dimostrare di avere un progetto di crescita solido e credibile, ma debba altresì essere in possesso di determinati requisiti formali e sostanziali.

Sotto il profilo sostanziale, in effetti, al fine di massimizzare i benefici della quotazione, l’impresa dovrà preliminarmente definire un business plan sostenibile e prevedere la quantità di risorse finanziarie da raccogliere. A ciò devono aggiungersi una serie di ulteriori requisiti di carattere sostanziale necessari per attrarre l’interesse degli investitori, tra cui, un track record di successo, expertise nel management, equilibrio della struttura finanziaria, autonomia gestionale e capacità di innovazione.

Dal punto di vista formale, invece, le società che intendono quotarsi devono rispettare determinati requisiti minimi, alcuni dei quali introdotti a partire dal mese di luglio 2020. In primo luogo, è richiesta la nomina di un c.d. Nominated Advisor (“Nomad”), figura centrale per AIM Italia in quanto incaricata di valutare l’appropriatezza della società per l’ammissione e, in seguito, di assisterla e guidarla per il periodo di permanenza sul mercato. Ai fini dell’ammissione, inoltre, l’emittente dovrà avere un flottante minimo pari ad almeno il 10% del capitale sociale ripartito tra almeno cinque investitori istituzionali, il cui collocamento dovrà avvenire contestualmente o in prossimità alle negoziazioni sul mercato. A livello di documentazione, invece, è richiesta la presentazione di un documento di ammissione contenente le informazioni relative alla società, nonché di un bilancio di esercizio certificato da un revisore legale e redatto secondo i principi nazionali IAS/IFRS. Infine, anche in termini di governance, sono previste specifiche condizioni ai fini dell’ammissione: dovendo la società risultare adeguata ad un mercato borsistico, è infatti necessaria la nomina di almeno un amministratore indipendente.

Ma oltre al possesso dei requisiti appena descritti, ciò che costituisce un passaggio fondamentale per il successo dell’operazione di ammissione, è la scelta da parte delle imprese di un team di consulenti preposto a supportarle tanto nella fase preparatoria alla quotazione che successivamente. In particolare, oltre al Nomad, sono anche altri gli attori coinvolti nel processo di quotazione. Accanto agli advisor finanziari, legali e fiscali, di estrema rilevanza sono le figure dell’Investor Relations Manager, incaricato di gestire le relazioni e fidelizzare target specifici di investitori; quella del Global Coordinator, con il compito di collocare i titoli della società sul mercato; nonché quella dello specialista, deputato – una volta ammessa la società – a sostenere la liquidità del titolo.

Insomma, requisiti minimi, tempistiche snelle, processo di quotazione semplificato e costi ridotti sono indubbiamente tra i fattori che contribuiscono al successo di AIM Italia, rendendolo un perfetto listino di prova in grado di consentire alle società di approcciare il mercato azionario, conoscere le logiche di investimento e abituarsi gradualmente allo status di quotata.

A cura di Nicola Spadafora e Gianluca Cambareri, partner di Tonucci & Partners

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