Investimenti: come muoversi tra rimbalzo e ripresa sostenibile

Sul versante delle politiche fiscali e monetarie, è venuto il momento di abbandonare la prospettiva dettata dall’emergenza e concentrare tutti gli sforzi per creare un’economia più resiliente e in grado di affrontare le sfide future. In termini di investimenti significa che dobbiamo passare dalle parole ai fatti e quindi investire nei mercati emergenti per conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile, rischiamo di perdere la nostra ultima possibilità di modificare l’impostazione della nostra economia”. Ad affermarlo sono gli strategist di Triodos Investment Management, che di seguito illustrano nel dettaglio ‘investment outlook per il terzo trimestre relativo ai mercati sviluppati ed emergenti.

Outlook sui mercati sviluppati

L’accelerazione delle campagne vaccinali nella maggior parte delle economie sviluppate ha consentito un riavvio decisamente rapido dell’economia globale. Ci attendiamo un’ulteriore spinta dell’attività economica nel secondo semestre dell’anno con l’allentarsi delle misure restrittive nelle economie avanzate. L’aumento della spesa delle famiglie continuerà a essere il principale driver della ripresa.

Tuttavia, le massiccie politiche di stimolo monetario e fiscale messe in atto nelle economie avanzate, che hanno consentito questa ripresa alimentata dai consumi, potrebbero potenzialmente causare il surriscaldamento dell’economia globale. Di conseguenza l’inflazione potrebbe aumentare al di là degli obiettivi stabiliti dalle Banche centrali e indurre un inasprimento anticipato delle politiche monetarie.

Nonostante la decisa accelerazione dell’attività economica quest’anno, finora è palese che non siamo riusciti a modificare il nostro sistema economico. Per realizzare una ripresa globale veramente sostenibile nel lungo termine, le politiche fiscali devono urgentemente agevolare gli investimenti sostenibili e non immobilizzarsi sugli slanci di breve termine alimentati dall’aumento dei consumi. Gli investimenti sostenibili e le misure di sostegno devono assolutamente promuovere la transizione energetica, ma anche contrastare il forte aumento delle disuguaglianze.

Outlook sui mercati emergenti

Anche se la ripresa economica ha interessato la maggior parte dei paesi emergenti, c’è ancora molto da fare per trasformare questo rimbalzo in una vera e propria ripresa sostenibile, in particolare nei paesi più poveri. La pandemia ha causato molti danni e le risorse e i finanziamenti per ricostruire società migliori sono limitati.

Nei paesi dove la campagna vaccinale è andata più rilento, la ripresa dell’attività economica è stata insufficiente. Per fortuna ora le economie avanzate hanno attuato azioni concrete per migliorare l’accesso ai vaccini per le popolazioni del resto del mondo.

Tuttavia, a parte la disponibilità dei vaccini, è importante prestare attenzione allo stato di salute delle economie. Occorre quindi concentrarsi sulla qualità della ripresa, considerando le differenze tra i paesi emergenti in termini di posizione fiscale (indebitamento) e verso l’esterno (bilancia delle partite correnti), ma anche sulle dinamiche legate all’inflazione e tutto ciò che ne consegue in termini di sostenibilità della ripresa.

In assenza di un coordinamento globale, gli effetti delle strozzature in settori quali la produzione dei vaccini e le energie rinnovabili saranno solo la punta dell’iceberg e la ripresa di questi paesi sarà più fragile. I governi, gli investitori privati e le agenzie multilaterali dovranno lavorare insieme per evitare che sia soltanto una parte del pianeta a trarre vantaggio dalla ripresa.

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