Hedge: i fondi Cta fanno incetta di performance

Le performance stellari fanno sempre un certo effetto. Quando avvengono  in un periodo così dificile per i mercati la notizia si fa ancora più interessante.

I soggetti sono gli hedge. Questa categoria di strumenti, in Italia sta attraversando un periodo difficile. La raccolta è da qualche mese negativa e le performance sono nella gran parte dei casi deludenti.

Cosa succede fuori dall’Italia?

Due fenomeni balzano all’occhio immediatamente:quello dei manager CTA e distressed securities.

Il primo è davanti agli occhi di tutti. La volatilità sulle materie prime sta raggiungendo livelli altissimi. E i gestori dei fondi hedge attraverso i derivati stanno strappando grossi guadagni.La particolarità di questo tipo di gestione è che risulta profittevole sia con il mercato positivo sia con quello negativo.

Due esempi tra loro agli antipodi sono il frumento del quale i prezzi calano a causa di una previsione molto positiva sul raccolto del 2008 e la soia che invece sta schizzando alle stelle in conseguenze della diminuzione delle scorte.

Il secondo fenomeno (distressed securities)  riguarda quei gestori che si specializzano nel selezionare aziende in grosse difficoltà, che hanno un debito molto rischioso o quotazioni molto basse, scommettendo sul superamento del momento di crisi.

Secondo dati forniti da Barclays le performance nel caso del Harbinger Capital Partners Special Situations Offshore nel 2007 hanno raggiunto il   +167.62% e nel primo semestre 2008 è gia arrivata al +39%

Un ulteriore dato che ci porta ad una considerazione definitiva al riguardo è la totale decorrelazione di queste performance con i mercati internazionali.

Gli hedge, dunque, riescono a produrre risultati quando realmente si pongono come strumento alternativo rispetto agli altri sfruttando le potenzialità di libertà di investimento e di assunzione di rischio

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