Solito trend sui mercati: a fianco di dati macro positivi che evidenziano la ripresa con proiezioni di pil ed inflazione restano alte le attenzioni sulle varianti del virus che possono minare la situazione, con riflessi che si vedono subito sui listini azionari.
Dalle banche centrali si attendono sempre segnali importanti e in questa era prevista una riunione della Bce che ha evidenziato un cambiamento della stategia sull’inflazione che punterà al 2% rispetto all’attuale obiettivo “vicino al 2%”, inserendo anche nuovi parametri di lettura tra cui il costo delle prime case e le valutazioni sul cambiamento climatico. La Bce ha poi aggiunto che i tassi d’interesse resteranno lo strumento principale e che giudance, Qe e Tltro continueranno ad essere tre gli strumenti disponibili.
Spread tra Btp e Bund in leggero rialzo sulla curva decennale a quota 110 mentre è in calo il rendimento a quota 0.78%. Il motivo del rialzo dello spread è dovuto a una forte accelerezione negativa dei rendimenti tedeschi, passati da -0.2% circa a -0.33% sul riacutizzarsi dei rischi varianti pandemia.
I nuovi bond governativi sotto la lente
Sul fronte dei governativi c’è stato un nuovo Oat 30 anni uscito questa settimana per un totale di cinque miliardi con cedola fissata allo 0.75% ed un prezzo d’emissione a 95.376 che esprime un rendimento a scadenza del 0.918%. Richieste per oltre 28 miliardi, isin FR0014004J31 e taglio da mille ueo con multipli di mille. Ottima performance del titolo salito di oltre due punti una volta sul mercato.
Tra i sovranational, buon successo del tap da due miliardi da parte del “Fondo salvastati“ Efsf, che ha portato così ad un totale di cinque miliardi di circolante, l’emissione decennale la cui prima tranche era stata collocata ad inizio gennaio ad un prezzo di 103,228. Questa nuova tranche ha visto invece il prezzo d’emissione a 99,867, con un rendimento a scadenza di 0.014% a fronte di cedola zero; in ogni caso è in positivo rispetto al rendimento negativo dell’emissione di gennaio. Le richieste hanno superato i 16 miliardi, il rating è massimo ed il taglio da mille euro con multipli di mille, codice Isin EU000A1G0EL5.
Doppio deal della Romania per un totale di 3.5 miliardi di euro, con scadenza più breve nel 2030 per un totale di due miliardi con cedola finale del 1.75% a fronte di un prezzo di collocamento a 99,95, Isin XS2364199757, mentre la parte più lunga per 1.5 miliardi con scadenza nel 2042 è uscita con una cedola di 2.875% con prezzo di emissione a 98.218 che esprime un rendimento a scadenza del 3% circa. Isin della 2042 XS2364200514, con taglio minimo di mille euro con multipli di mille e rating del paese Baa3/BBB-/BBB-.
Le nuove emissioni corporate sotto i riflettori
Sustainability bond anche dalla compagnia energetica spagnola Repsol, con un doppio deal in euro ad otto e 12 anni. Per la tranche più corta la size è stata di 650 milioni a fronte di richieste per oltre 1.25 miliardi, cedola allo 0.375% con prezzo d’emissione di 99,077 che porta il rendimento a scadenza al 0.493%. La buona domanda ha permesso una riduzione della guidance iniziale prevista inizialmente a ms+55, Isin XS2361358299. Per la tranche a 12 anni, collocata per 600 milioni, con richieste superiori al miliardo, la cedola è stata fissata allo 0.875% con prezzo di emissione a 99,108 per un rendimento a scadenza del 0.954%, Isin XS2361358539. Per entrambe le emissioni, sul modello del bond sustainabilty, collocato con successo un paio di settimane fa da Eni, sono presenti degli obiettivi che se non raggiunti nelle date indicate porteranno a degli step-up delle cedole rispettivamente dello 0.25% sull’emissione a otto anni e del 0.375% sulla più lunga; rating Baa2/BBB/BBB e taglio minimo da 100mila euro con multipli di 100mila.
La sede americana della Honda con rating A3/A- ha lanciato sul mercato un nuovo titolo in euro per 1.15 miliardi con scadenza a sette anni, nello specifico il rendimento finale ms+50 a fronte di una linea guida leggermente più alta. Il book dei lead manager è arrivato a oltre 1.7 miliardi di richieste con cedola fissata a 0.3% e prezzo d’emissione a 99,669 che corrisponde ad un rendimento a scadenza di 0.348%. Taglio minimo 100mila euro con multipli di mille e Isin XS2363117321.
Collocamento in sterline per Volkswagen, con 25 milioni a scadenza 2026 e cedola dell’1.125%, prezzo d’emissione a 99,43 che ha performato dopo sul grey market arrivando vicino a quota 100. Taglio minimo da 100mila sterline con multipli di 100mila, rating A3/BBB+ e Isin XS2360602929.
Emissione da 600 milioni di dollari per il brand della moda Victoria’s Secret, con rating B1/BB- con scadenza 2029 e cedola del 4.625%; prezzo d’emissione a 100, salito poi nei primi scambi in area 100,50, taglio minimo da 2mila dollari con multipli di mille, Isin USU9223QAA95.
Tripla offerta in dollari di Nomura, con rating Baa1/BBB+/BBB+, partendo con la prima scadenza al 2026 per 1.25 miliardi con cedola 1.653%, Isin US65535HAW97, sulla scadenza 2028 un miliardo con cedola 2.172%, Isin US65535HAY53 ed infine un altro miliardo al 2031 con cedola 2.608% e Isin US65535HAX70. Per tutte le emissioni il taglio minimo è 200mila dollari con multipli di mille.
Big deal in dollari per Enel, con un totale di quattro miliardi su varie scadenze, la prima è al 2026 per 1.25 miliardi con cedola del 1.375%, Isin USN30706VC11, un miliardo è il taglio della scadenza 2028 con cedola 1.875%, Isin USN30706VD93, un altro miliardo per il 2031 con cedola del 2.25% Isin USN30706VE76 e l’ultimo più lungo con scadenza 2041 e cedola del 2.875%, Isin USN30706VF42. Tutti i titoli hanno taglio minimo da 200mila con multipli di mille, il rating è Baa1/BBB+/A-.
A cura di Carlo Aloisio, senior broker