E’ una visione che si basa principalmente su quanto visto nelle due precedenti occasioni, che hanno in comune con questa una sorprendente tenuta delle attese degli Eps (utile per azione), favorita da una prevalenza di revisioni al rialzo delle stime (80% netto) e un ratio storicamente bassissimo di profit warning. Un segnale che il management della corporate America anche questa volta è molto a suo agio con le stime, e quindi le sorprese posiutive potrebbero essere analoghe a quelle di Q4 2020 e Q1 2021. Come la tattica di “buy dips“, anche la roadmap degli ultimi sei mesi potrebbe rivelarsi ancora valida. Anche perchè i motivi di perplessità sulle prospettive non mancano, con la variante Delta che fa salire i casi e qualche segnale di perdita di momentum macro, seppure ancora da confermare. E una data potenziale di annuncio di tapering che si avvicina: il simposio di Jackson Hole si terrà trà il 26 e il 28 agosto, e visto da molti come un occasione ideale per una comunicazione del genere.
Nel frattempo, attenzione alle trimestrali di colossi bancari del calibro di JP Morgan, Goldman Sachs, Citigroup, Wells Fargo, BofA, Morgan Stanley e BNY Mellon.