Banche, trimestrali: ecco su quali puntare

La Banca centrale europea ha annunciato che non estenderà oltre settembre le restrizioni sul pagamento dei dividendi e sui buyback per le banche, revocando una misura che ha costretto gli istituti a preservare il patrimonio durante la pandemia.

Su quali istituti però puntare a Piazza Affari? “Per il settore bancario italiano ci attendiamo un trimestre in continuità con i trend operativi osservati nel quarter precedente“. Ad affermarlo sono gli analisti di Equita che in un recente report sul comparto hanno presentato le loro previsioni in vista della reporting season delle banche quotate a Piazza Affari che inizierà il prossimo 29 luglio e terminerà il 5 agosto.

Nel dettaglio, dallo studio della Sim milanese emerge:

  • un margine di interesse in parziale recupero (+2% trimestre su trimestre) grazie a un effetto calendario positivo e al contributo del TLTRO 3, ma strutturalmente ancora debole data la dinamica dei tassi sostanzialmente allineata al primo trimestre 2021 e una domanda di credito che non dovrebbe mostrare una decisa accelerazione e ancora sbilanciata verso i crediti garantiti dallo Stato;
  • un buon andamento delle commissioni, sostenute dalle performance positive dei mercati e dal progressivo allentamento delle misure restrittive legate al Covid, ma in calo di c.-1% QoQ per un minore contributo da commissioni upfront che avevano impattato positivamente il primo trimestre;
  • CoR sotto controllo grazie al beneficio dell’estensione delle moratorie fino al termine dell`anno, seppur in crescita QoQ per effetto stagionalità e minori rilasci di riserve. Sul trimestre ci aspettiamo quindi un CoR medio di 57 punti base (contro i 43 punti base nel primo quarter e gli 85 del quarto trimestre).

“In settimana, l’esito dello stress test e la possibile rimozione del divieto di pagamento dei dividendi sposteranno, a nostro avviso, l’attenzione degli investitori sulla redditività del settore”, sottolineano poi da Equita.

Le banche su cui puntare

Confermiamo un approccio selettivo incentrato su nomi di qualità con dividend yield più attraenti come Intesa SanPaolo e Mediobanca. Allo stesso tempo, lo stress test potrebbe offrire un quadro più chiaro degli impatti di un possibile deterioramento della qualità degli asset sulla posizione patrimoniale delle banche. Una maggiore chiarezza su questo fronte potrebbe favorire un atteggiamento più aperto nelle M&A: manteniamo quindi una raccomadazione buy su Banco Bpm per mantenere un approccio tattico sul tema”, concludono dalla Sim milanese.

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