“L’andamento nella prima metà del 2021 è stato in linea con quanto stimato nei nostri piani prospettici e questo ci fan ben sperare per una chiusura d’anno positiva in termini di fatturato, Ebitda e risultato netto”.
È soddisfatto Paolo Romiti, presidente appena entrato in carica del nuovo Gruppo PRISMI. La nuova realtà, nata ad esito del perfezionamento dell’operazione EXO DIGITAL, punta su un modello di business innovativo che prevede l’applicazione dei principi delle Exponential Organization al fine di implementare la tecnologia nei processi lavorativi e garantire KPI d’eccellenza nel settore di riferimento.
Ad oggi, spiega Romiti, “il mercato sta rispondendo bene alla nostra offerta, consentendoci di creare una pipeline importante in entrambi i segmenti di operatività: da un lato i servizi customizzati per il segmento enterprise, realizzati da H2H e Wellnet; dall’altro le attività di comunicazione digitale, SEO, creazione di siti internet e campagne di lead generation per le PMI, che fanno capo alla capogruppo PRISMI”.
Un’ulteriore accelerazione è attesa nel corso del prossimo anno grazie anche agli ingenti fondi comunitari destinati alla digitalizzazione delle imprese, che possono trovare nel Gruppo PRISMI un partner ideale per le loro esigenze di innovazione.
In questo scenario positivo, l’azienda presieduta da Romiti si sta muovendo per “consolidare la crescita dell’Ebitda e del risultato netto, anche attraverso un’attenta gestione delle voci di spesa e una variabilizzazione di alcuni costi già a bilancio, per alleggerire il conto economico e rendere la struttura più flessibile”.
Parallelamente, il management è al lavoro per “accorciare i tempi di pagamento, riequilibrare il bilanciamento tra i flussi di cassa e migliorare la percezione dell’azienda da parte del mercato”.
Alla luce dello scenario di mercato, delle prospettive del settore e degli interventi strutturali in corso d’opera, Romiti può ragionevolmente essere positivo, anche sulla base di un piano industriale che prevede per il 2024 il raggiungimento di un fatturato pari a 45 milioni e un Ebitda margin del 25%, grazie a una serie di interventi strategici per innalzare le competenze tecnologiche e la managerialità del Gruppo. A questi si affiancheranno iniziative per sviluppare rapporti proficui con le Università e con tutta una serie di stakeholder in grado di collaborare con il gruppo per creare valore aggiunto.
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