Deutsche Bank FA – Zurich, ecco la voce dei consulenti

Andando a osservare gli ultimi dati disponibili Assoreti (giungo 2021) la rete Deutsche Bank Financial Advisors, recentemente acquisita dal gruppo Zurich, conta 1093 professionisti. Sono loro, al di là delle considerazioni sui massimi sistemi, coloro che determineranno probabilmente la resa effettiva dell’operazione; per questo Bluerating.com ha deciso di interpellare in maniera anonima un campione rappresentativo di consulenti della rete guidata da Silvio Ruggiu. Ecco di seguito alcuni tra i commenti più significativi che abbiamo ricevuto; a emergere è un clima di ottimismo verso questa nuova prospettiva.

“Credo che DB e Zurich siano due gruppi caratterizzati da una visione aziendale similare, ragion per cui credo che il processo di interazione non sarà troppo complicato”.

“Mi ha chiamato qualche cliente importante, ma più per curiosità che per preoccupazione. Zurich è una realtà conosciuta e affidabile”

“Sono ottimista. Sicuramente credo che potranno crearsi sinergie migliori rispetto ad altri casi italiani del recente passato”

“Stiamo a vedere, per ora ogni commento è prematuro. Di certo la nostra rete è un modello solido e credo che sia interesse di tutti mantenerlo tale e rafforzarlo ulteriormente”

“Al momento sono personalmente curioso di vedere il piano di sviluppo che verrà presentato a settembre. Gli obiettivi, gli investimenti e gli uomini per raggiungere il target saranno fondamentali per esprimere un giudizio”

“L’importante a mio avviso è continuare lungo il cammino virtuoso intrapreso in questi anni. DBFA è una macchina collaudata e ha un grande potenziale, basta assecondarne la marcia”.

“Confesso che l’operazione non mi ha sorpreso, era nell’aria da un po’. Ad ogni modo, per mia deformazione professionale, sono portato a guardare sempre il lato positivo delle cose e penso che dall’incontro di due aziende, se gestito in maniera opportuna, non possano che nascere opportunità di crescita per entrambe”.

“Credo che tra le voci di potenziali pretendenti che giravano sulla stampa, il nome di Zurich fosse onestamente quello più adatto alla nostra realtà, vuoi per conformazione che per storia”

“Confido nel buon senso che ha da sempre caratterizzato la gestione di questa azienda. Che poi la capogruppo cambi, è un dettaglio tutto sommato marginale, a patto che questa sia capace di leggere il valore dietro al marchio DBFA”.

“Mi sembra che Zurich e Deutsche Bank abbiano buoni presupposti per una convivenza reciprocamente soddisfacente. Si sa poi che i matrimoni sono per loro natura imprevedibili, ma sono ottimista dai”.

 

 

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