Mercati: nuovi target per le auto elettriche negli Usa. Ecco su chi puntare

L’amministrazione americana ha di recente approvato un ordine esecutivo con nuovi standard più restrittivi sulle emissioni delle auto che prevedono il raggiungimento del 50% di immatricolazioni di veicoli elettrici entro il 2030 negli Usa. Il progetto, nel dettaglio, si basa sull’adesione volontaria degli Original Equipment Manufacturer (Oem), ovvero i produttore di apparecchiature originali, che avevano già presentato nei mesi scorsi piani per accelerare sull’elettrificazione. I target dei tre Oem americani sull’elettrico entro il 2030 erano:

Stellantis 40% negli Usa (70% in Europa);

GM solo auto elettriche entro il 2035;

Ford 40% su base globale (di cui 100% in Europa).

Dichiarazioni di sostegno del piano sono giunte inoltgre da Toyota, Volkswagen, BMW, Honda e Volvo.

In media, i piani negli States degli Oem prevedevano target di elettrificazione meno aggressivi rispetto all’Europa comunitaria e in Cina per cui il nuovo piano accelera ulteriormente il percorso verso le veicoli elettrici.

La notizia, come segnalato dagli analisti di Equita, ha implicazioni positive per:

1) Umicore esposta al tema dell’elettrificazione tramite la divisione E&ST che rappresenta un terzo del EBITDA di gruppo nel previsionale dell’esercizio 2022 e indirettamente tramite la divisione recycling (per le batterie) che rappresenta il 35% del EBITDA stimato per il 2022.

2) Società di semiconduttori con Infineon maggiormente esposta rispetto a STM al segmento automotive (circa 40% Infineon e circa il 30% STM) e con una posizione di leadership incontrastata nel segmento dei semiconduttori di potenza, utilizzati sia per le auto elettriche che per la costruzione delle colonnine di ricarica.

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