Hedge fund internazionali: chi vince e chi perde
I dati vengono dal database di Hennessee Group che monitora 1000 hedge funds. Grazie all’esperienza nel campo, la società ha costruito un importante indice riferimento per gli hedge che è stato poi suddiviso in svariati sottoindici che ne completano la significatività e la veridicità.
Il primo dato rilevante è che a fronte di perdite a doppia cifra in tutti i mercati internazionali gli hedge hanno limitato le perdite al solo 0,65% dell’intero settore.
A perdere sono:
– i fondi geografici: l’area dell’Asia Pacifica ha peggiorato la sua performance arrivando al -7.65% YTD accompagnata dall’area dell’America Latina che ha azzerato i suoi guadagni da inizio anno. L’Europa, essendo considerato un mercato con un trend definito ha permesso di strappare performance medie positive seppur molto basse, a fronte di perdite sull’equity internazionale che hanno superato il 2%;
–i fondi value focused
Essendo considerati questi i più tradizionali da essi è difficile aspettarsi buone performance in un mercato bear. Non a caso sono quelli più diffusi e importanti in Italia
Chi ha vinto dunque?
-Sicuramente i Macro managers che hanno cavalcato l’onda del petrolio e che sono posizionati in maniera tale da approfittare nel breve termine ancora di questo ascesa rapidissima che sembra non aver trovato ancora il suo limite, solo in questo mese la crescita è stata del 2,35%, cifra che va a sommarsi al 4% che era stato ottenuto fino a maggio;
-i gestori market neutral che in media hanno spuntato performance del 3,22%;
– infine gli short traders, praticamente impossibili da trovare nel nostro mercato, che hanno registrato un ben 6,61% d inizio anno.
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