Wall Street: ecco cosa suggerisce la statistica da qui a fine anno

L’S&P 500, che ieri ha riaggiornato il massimo storico toccando i 4.540 punti, ha inanellato sette mesi positivi di seguito. Non è un record: negli anni ’50 la serie è attivata a 11 mesi per ben tre volte.


Statisticamente, fa notare Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr, quando un mercato ha un momentum così forte, solitamente nel resto dell’anno la performance resta positiva. Nello schema sottostante, elaborato da di Steve Deppe, sono analizzati tutti i casi i cui ciò è avvenuto e il rosso è scarso, mentre a cinque mesi in nessuno degli anni del campione si è registrata una perdita.

Quindi, la statistica sembra indicare che se vi sarà correzione, sarà passeggera e l’anno si chiuderà sopra i livelli attuali. Discorso analogo per tutti gli anni in cui l’S&P 500 ha guadagnato  il 20% entro agosto: solo nel 1987 si è registrata una perdita (anche se rilevante).

Sentimentrader.com osserva però che con l’inizio di settembre entriamo nel periodo con stagionalità peggiore dell’anno. Per cui se dobbiamo collocare un incidente di percorso, prima della chiusura positiva che la statistica ci indica, le  prpossime settimane sembrano il posto ideale.

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