Mercati, a New York la sfida tra sindaci si gioca sulle criptovalute

Le criptovalute entrano prepotentemente nelle elezioni per scegliere il candidato sindaco di New York. Dopo Eric Adams, anche il candidato repubblicano Curtis Sliwa annuncia di voler rendere la grande mela crypto friendly, come riportato da Cryptonomist.ch.

Un altro sindaco pro-criptovalute per New York

In un tweet, Curtis Sliwa ha anticipato il suo piano per New York: renderla la città la più crypto-friendly di tutti gli Stati Uniti

Come si evince dal post, nel suo programma c’è l’ipotesi di rendere possibile il pagamento di tasse, commissioni e multe in criptovalute. Inoltre Sliwa vuole aprire più ATM per Bitcoin e crypto, di modo che i commercianti siano indotti ad accettare criptovalute. Tutto questo, spiega, per modernizzare l’economia e renderla accessibile a tutti.

Prima di lui però a parlare di criptovalute è stato Eric Adams: il candidato che si è aggiudicato le primarie del partito democratico aveva già dichiarato di voler rendere New York un hub per Bitcoin.

Elezioni a New York: la sfida a due 

A New York è sfida a due per la poltrona attualmente occupata da Bill De Blasio. Da una parte c’è il repubblicato Curtis Sliwa, dall’altra il democratico Eric Adams. Entrambi hanno vinto le rispettive primarie.

Gli hub crypto negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, punti di riferimento per gli amanti delle criptovalute certo non mancano. Il giorno delle elezioni è fissato al 2 novembre 2021. Il vincitore si insedierà a partire dal gennaio 2022.  Sembra proprio che comunque vada New York sarà destinata a fare concorrenza a Miami.

Miami

Ad oggi lo scettro di città più crypto friendly degli Stati Uniti va proprio a Miami, la capitale della Florida.  Il sindaco Francis Suarez è un convinto sostenitore di Bitcoin. Tempo fa aveva annunciato di voler introdurre la possibilità di pagare stipendi e tasse in criptovalute. Il suo obiettivo è giocare d’anticipo, visto che è convinto che la rivoluzione apportata dalle crypto sia destinata ad arrivare alle masse.

Non è un caso che sia stata proprio Miami ad ospitare la Bitcoin Conference, uno degli eventi crypto più grandi ed importanti del settore.

Wyoming

L’altro feudo per il settore delle criptovalute è il Wyoming. Terra natia della senatrice più crypto friendly del congresso, Cynthia Lummis, il Wyoming, per la sua regolamentazione particolarmente favorevole alle criptovalute, è diventata la casa del crypto exchange Kraken, ma anche di Cardano.

Cynthia Lummis sta lavorando per estendere le leggi del Wyoming anche nel resto degli Stati Uniti. A suo dire, l’esperimento nel suo stato sta portando sia entrate sia lavoro. E per questo va ampliato.

Texas

Una menzione a parte la merita il Texas. Questa terra ultimamente è diventata il punto di riferimento per i miners.

La fuga dalla Cina a seguito dei recenti ban infatti, ha cambiato la geopolitica del mining di bitcoin. In questo scenario si stanno affermando due realtà: il Kazakistan e il Texas. Se il paese asiatico è molto competitivo per il costo dell’energia, il Texas vanta invece una quantità di energia da fare invidia. E soprattutto, energia pulita. In un momento storico in cui il mining di bitcoin solleva anche delle questioni etico-ambientali, il Texas si sta ritagliando il suo spazio proprio per essere ecosostenibile.

Il mining infatti richiede molta energia elettrica, e il Texas ne ha in abbondanza provenienti da fonti eoliche, solari, idroelettriche. A questa lista di centri pro-Bitcoin, a partire dal 2022, cioè da quando si insedierà la prossima amministrazione, sta per aggiungersi anche New York. Non resta che attendere la svolta che imprimerà il vincitore della competizione elettorale.

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