Investimenti, attenzione al rischio idrico

Inondazioni devastanti, cicloni fuori stagione, eccessiva siccità, incendi di grandi proporzioni e altri fenomeni dimostrano che il rischio idrico estremo riguarda ormai l’intero pianeta. Dal punto di vista di un investitore, le ripercussioni economiche dei rischi idrici sono significative e andrebbero considerate al momento di investire. Ecco di seguito la view e l’outlook di Stephen Dover, Chief Market Strategist e Head of Franklin Templeton Investment Institute.

Entro il 2030 la popolazione mondiale varcherà probabilmente la soglia dei nove miliardi di persone e il fabbisogno mondiale di acqua dolce aumenterà del 40% rispetto ad oggi. La quota di acqua dolce costituisce meno dell’1% delle riserve idriche globali.

A mio parere, i rischi idrici influenzano le politiche economiche, limitano la crescita economica e andrebbero contemplati insieme ad altri rischi di mercato legati al clima. Sono necessari investimenti cruciali in infrastrutture per la depurazione, il riciclaggio, l’efficienza e le forniture d’acqua su scala globale, che potrebbero fornire opportunità agli investitori.

Probabilmente, il previsto declino nella disponibilità di acqua dolce influenzerà la crescita del prodotto interno lordo (PIL), esporrà gli investitori di tutte le asset class a rischi ad ampio raggio e abbraccerà un ampio range di settori, da quelli più direttamente interconnessi, come l’agricoltura e le utility, ad altri con legami apparentemente meno visibili, ad esempio gli imballaggi e i semiconduttori.

Le comunità e le aziende devono considerare come pianificare e mitigare il rischio idrico. Le aziende che non comprendono appieno il rischio idrico, tardano a farsene carico o rinviano gli interventi di adeguamento alle riforme normative espongono sia le comunità che i loro investitori a rischi di lungo termine.

Man mano che i governi e i comuni renderanno prioritaria la gestione del rischio idrico, sorgeranno opportunità di investimento infrastrutturale a livello globale. La via della seta marittima della Cina e la via della seta settentrionale della Russia espandono le loro infrastrutture idriche. Le proposte infrastrutturali bipartisan degli Stati Uniti includono investimenti nei sistemi fognari, nell’approvvigionamento idrico e nella sostituzione delle tubature in piombo.

Opportunità derivano anche dall’identificazione di aziende in grado di fornire soluzioni per gestire la carenza idrica, la depurazione delle acque e l’efficienza idrica. L’acqua impatta sulle attività giornaliere delle società e sul loro modo di concepire i modelli di business. Per i dettagli sul rischio idrico e sugli investimenti, leggi “Water Disruption: Investment Risk From Multiple Angles”, un compendio di ricerca del 2020 di Franklin Templeton e K2 Advisors. In “Muni Market View on the American Jobs Plan,“, Jennifer Johnston, Director of Research, Franklin Templeton Municipal Bonds, spiega come il finanziamento delle infrastrutture potrebbe arrivare sul mercato delle obbligazioni municipali statunitensi.

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