A fronte degli interventi regolamentari in Cina, nelle settimane trascorse i titoli azionari dei più grandi conglomerati del lusso hanno subito discese a doppia cifra, in quanto l’area costituisce il mercato principale. “Pechino vorrebbe mirare ad una “Common Prosperity”, puntando ad una redistribuzione della ricchezza all’interno della popolazione, ma vi sono alcuni analisti che hanno espresso qualche timore sull’imminente futuro del lusso, principalmente per due ragioni”. Ad affermarlo è Giacomo Calef, Country manager di Notz Stucki, che di seguito speiga nel dettaglio il proprio outlook.
La prima riguarda un possibile incremento delle tasse sui prodotti di lusso, che potrebbe ridurre il potere d’acquisto della fascia di popolazione più abbiente. Tuttavia, dobbiamo prendere in considerazione che tra 2020 e 2021, le restrizioni sociali hanno portato ad un rimpatrio dello shopping, dunque difficilmente il Governo cinese si muoverà per porre un freno ai consumi.
La seconda ragione invece attiene alla struttura del mercato cinese. La redistribuzione della ricchezza potrebbe impattare sui consumi degli Ultra High Worth Individuals (coloro che spendono più di 100mila dollari l’anno per prodotti di lusso), che da soli costituiscono circa il 23%. Dall’altra parte, tuttavia, la middle class potrebbe trarne un notevole beneficio.
La futura Generazione Z, rappresentativa di coloro che sono nati tra la metà degli anni ’90 e nei primi dieci del nuovo millennio, guiderà i consumi del futuro e per tale motivo crediamo che le prospettive del settore del lusso restano più che solide.
Sulla base di quale driver? La sostenibilità
I brand che saranno in grado di dare un impatto positivo all’ambiente e alla società saranno premiati e potranno conseguire un vantaggio competitivo durevole nel tempo. In particolare, sulla base delle stime di alcuni ricercatori specializzati, i marchi di successo dovranno concentrarsi sul second hand: come mostrato dal grafico in alto, a livello globale il mercato di seconda mano potrebbe raddoppiare nei prossimi cinque anni, raggiungendo un valore di circa 77 miliardi di dollari.
Tra gli altri, risulta interessante il caso di Kering: nel marzo 2021 ha annunciato un investimento in Vestiaire Collective, una delle principali piattaforme online di rivendita del lusso. Secondo una ricerca del gruppo francese, solo negli Stati Uniti, il numero di pezzi di seconda mano nel guardaroba delle persone è destinato a crescere dal 21% nel 2021 al 27% nel giro di soli due anni.
L’arrivo della connessione satellitare per tutti
La tecnologia era in fase di sviluppo dal 2017 ed ora potrebbe essere realtà. Alla release del prossimo iPhone, Apple presenterà una nuova funzionalità: la connessione satellitare. Quest’ultima permetterebbe agli utenti di segnalare tempestivamente una situazione di emergenza, anche in aree non coperte dal 4G o dal 5G. Il sistema, inoltre, sarebbe in grado di raccogliere informazioni più specifiche sullo user, elaborando una scheda virtuale che riporta la storia clinica, i farmaci che assume e i dati sulla struttura corporea, e nel frattempo riuscirebbe anche ad inviare notifiche ai contatti di emergenza, come un componente del nucleo familiare oppure il medico di fiducia.
Dunque, le possibilità offerte dall’innovazione potrebbero rappresentare un trampolino di lancio per il futuro del settore delle comunicazioni satellitari. Le previsioni dei ricavi globali provenienti dal mercato dei servizi satellitari mobile: nonostante la flessione registrata nel 2020 sia stata del -7,1%, già nell’anno corrente le revenues dovrebbero superare il livello del 2019 ($4,06 miliardi), per poi andare oltre i $ 7,5 miliardi entro il 2030.
Tra le altre, l’azienda che sta collaborando per lo sviluppo del nuovo iPhone sarà Globalstar, la cui quotazione solo nel mese di agosto è lievitata del +44% circa. Qualche mese fa aveva stretto una partnership interessante anche con FocusPoint International, ovvero un provider di assistenza sanitaria di emergenza, con l’obiettivo di rendere gli interventi di pronto soccorso sempre più sicuri ed efficaci, soprattutto per coloro che viaggiano frequentemente o per chi pratica sport estremi.
Ma oltre alle aziende specializzate nel settore, potranno trarne beneficio anche i produttori di chip, che quest’anno sono fortemente carenti. Addirittura TSMC, la più grande fonderia al mondo basata a Taiwan, di recente ha annunciato che i prezzi dei propri componenti subiranno un aumento tra il 10 ed il 20%.
Nel caso della tecnologia satellitare si richiede la progettazione di prodotti specifici e Qualcomm, in collaborazione con Apple, costruirà una versione specifica del proprio chip X60 per supportare la comunicazione in orbita terrestre bassa (LEO, Low Earth Orbit).