Asset allocation, Bitcoin ormai una riserva globale

Nel Bloomberg Crypto Outlook di settembre, si legge che il Bitcoin è sulla buona strada per diventare l’asset digitale di riserva del mondo. Nel dettaglio, Mike McGlone, senior commodity strategist di Bloomberg, sostiene che le criptovalute appaiono in rinascita grazie a un rinfrescato mercato rialzista, con il Bitcoin un po’ in ritardo rispetto alla DeFi e ad Ethereum, come riportato da Cryptonomist.ch.

I target price

Innanzitutto vede il prezzo del Bitcoin andare verso i 100mila dollari, e quello di Ethereum verso quota 5.000, ovvero rispettivamente con un +100% ed un +28%, sebbene non dica entro quando ciò dovrebbe accadere. Tuttavia specifica che per arrivare a ciò servirebbe un calo della riduzione dei rischi macro.

Inoltre ritiene i portafogli che includono oro ed obbligazioni come “sempre più nudi” senza anche un po’ di Bitcoin ed Ethereum. Il fatto è che, essendo sopravvissute alla correzione di maggio e giugno, gli asset crypto sarebbero ormai pronte a prosperare.  Scrive: “Vediamo che è più probabile che il mercato delle criptovalute riprenda la sua traiettoria al rialzo, piuttosto che scenda al di sotto dei minimi del secondo trimestre”.

E mentre scenari simili sono già stati descritti da altri analisti, ultimamente, quello che scrive McGlone inizia a delineare scenari inediti all’interno del mondo della finanza tradizionale, a cui Bloomberg appartiene di diritto.

Una potenziale rivoluzione

Infatti secondo l’analista di Bloomberg le criptovalute riflettono una potenziale rivoluzione per quanto riguarda il denaro e la finanza, e il Bitcoin “è sulla buona strada per diventare l’asset digitale di riserva in un mondo che va in quella direzione”. Ovvero si parla esplicitamente di un processo di rivoluzione del denaro stesso, e di Bitcoin come il grande protagonista di questa rivoluzione.

Anzi, in un tale scenario di fatto McGlone ipotizza che il Bitcoin potrebbe in futuro essere riconosciuto addirittura come una moneta riconosciuta globalmente soprattutto come una riserva di valore, suggerendo tra le righe che possa prendere il posto di quello che un tempo era considerato l’oro.

Poi aggiunge che l’Ethereum di recente si è unito a Bitcoin da questo punto di vista, con una traiettoria di offerta in declino per codice, e che è il numero due delle criptovalute essendo “l’elemento costitutivo della DeFi”.

Il report afferma anche che bitcoin ed oro hanno un elevato potenziale di continuare ad aumentare di valore, in particolare se i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi riprenderanno le loro traiettorie al ribasso.

Un mercato rialzista duraturo

Per quanto riguarda il Bitcoin McGlone afferma che, avendo corretto di oltre il 50% e formato buone basi di supporto all’interno di quello che va considerato un mercato rialzista duraturo, la probabilità è che le traiettorie dei prezzi riprendano a crescere. Inoltre negli anni successivi all’halving (2013, 2027 e 2021) in passato si è verificato un incremento di valore di 55 volte nel 2013, e di 15 volte nel 2017, mentre in questo 2021 per ora si è fermato ad 4 volte.

Secondo McGlone, il Bitcoin rappresenta il futuro digitale, visto che potrebbe aver risolto l’annoso problema di essere al tempo stesso un asset di riserva globale facilmente trasportabile, transazionale, con scambi aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, relativamente scarso e di proprietà o responsabilità fondamentalmente di di nessuno.

Infine aggiunge un grafico che sembra suggerire che la traiettoria del trade-weighted broad dollar abbia iniziato a risalire dopo l’avvento del Bitcoin.

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