Asset allocation: ecco cosa accumuna molti settori

L’inflazione continua a confermarsi un po’ meno transitoria di quanto inzialmente sperato: prezzi delle materie prime industriali ai massimi decennali e prezzi alimentari prossimi ai livelli più elevati da un decennio a questa parte, hanno largamente contribuito a questa dinamica.

In questo scenario, ogni comparto come sempre ha le sue peculiarità, ma un paio di elementi comuni nel condizionare i prezzi sono rinvenibili nelle problematiche logistiche, con i prezzi dei trasporti ai massimi pluriennali e le reiterate difficoltà nelllo spostamento delle merci su base internazionale, e nei cambiamenti climatici, altro tema scottante in questi ultimi mesi, che ha ovviamente impattato negativamente sui raccolti di diverse tipologie di derrate alimentari, cosi come nella disponibilità di petrolio, con oltre il 44% della produzione nel Golfo del Messico attualmente off-line in attesa dell’uragano Nicholas e prezzi del greggio che si riportano sopra quota 70 dollari per barile sul Wti per la prima volta da sei settimane, contribuendo anche a ravvivare le immancabili previsioni di una “quota 100” entro la fine dell’inverno (che a quanto pare si annuncia particolarmente rigido) da parte dei soliti perma rialzisti tra cui troviamo ovviamente Goldman Sachs e Bank of America.

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