Mercati, Italia: bene la crescita, ma ora va resa strutturale

Produzione industriale, commercio al dettaglio ed esportazioni presentano dati molto positivi in Italia, in base alle rilevazioni Istat, e si presume che questa tendenza possa continuare nei prossimi mesi. Ne consegue che pur mantenendo la cautela nella nostra stima di aumento del PIL al 5,7% per l’anno in corso, questa verrà prossimamente rivista avvicinandola al 6% e incrementandola anche ulteriormente in caso di sviluppi ancora più favorevoli. E’ quanto emerge dall’Ossevatorio trimestrale pubblicato da Mazziero Research.

Se da un lato possiamo considerare questi dati già pressoché acquisiti,secondo Mazziero Research ora occorre focalizzarsi sugli elementi che consentiranno di mantenere un elevato tenore di crescita non solo per l’anno prossimo, ma anche per gli anni successivi. A tal proposito non è sufficiente solo l’attuazione del PNRR, ma diventa essenziale il recupero dei posti di lavoro persi, anche attraverso una rivisitazione dei contratti e dei salari, nonché a verifiche di mansioni e produttività a partire dal pubblico impiego.

L’aspetto della crescita, e tutte le misure per renderla strutturale, è strettamente legato al tema del debito pubblico che continua a salire e che dovrà trovare convincenti motivazioni di sostenibilità nel momento in cui la BCE necessariamente dovrà allentare gli acquisti di titoli di Stato, fanno poi notare da Mazziero Reserch. In quel momento il grande giudice tornerà ad essere il mercato che potrebbe richiedere rendimenti estremamente onerosi qualora il percorso di rinnovamento del Paese non sia convincente. A quel punto, potrebbe essere la spesa per interessi a porre in difficoltà i conti pubblici sottraendo risorse preziose al bilancio. Abbiamo ancora un po’ di tempo prima di questa eventualità, ma occorre agire ora per non trovarsi impreparati un domani.

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