Asset allocation: utility a doppia velocità

Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, sebbene le misure per la riduzione delle bollette (attese in Consiglio dei ministri a breve) dovrebbero includere solamente gli anticipati interventi su Iva, tassazione e oneri di sistema, il ministro Roberto Cingolani avrebbe comunque discusso della possibilità di sfruttare alcuni margini delle società energetiche di Stato.

Il rischio di interventi sulle società in questo momento è basso, ma non nullo, soprattutto se il rialzo dei prezzi delle commodities dovesse protrarsi a lungo anche nei prossimi mesi”, avvertono gli analisti di Equita, che piegano come “un intervento del Governo sulle società energetiche sarebbe negativo per il settore, anche se molto dipenderà da come questo verrà configurato”.

Secondo Il Fatto il Governo potrebbe “catturare” alcuni margini di società di Stato che godrebbero di vantaggi ingiustificati (citando Eni, Enel e Snam).

L’articolo conclude che comunque si tratta di unipotesi difficile da fare accettare. “Lo scenario di prezzi del gas e dell’elettricità così elevati non genera extra-profitti per le regolate (Snam) ed in questa fase neppure per Enel che ha venduto forward a prezzi ben inferiori a quelli correnti la produzione di energia idroelettrica del quarto trimestre”, sottolineano da equita.

“I vantaggi potrebbero esserci per le società con produzione di energia idroelettrica (non coperte da vendite forward), renewables merchant e teleriscaldamento da fonti non fossili (come A2a ed Iren). Le società presenti in questi settori sono A2a, Iren, Enel, ERG e Falck“, concludono da Equita.

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