Mercati: Intermonte pronta a sbarcare a Piazza Affari

Intermonte Partners, la holding di controllo di Intermonte SIM, ha avviato il progetto di quotazione delle proprie azioni sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana.

Il gruppo, che si contraddistingue per un team di azionisti-manager che cresce da 26 anni, un business da sempre redditizio e ben diversificato e una patrimonializzazione tra le più alte del mercato, intende cogliere le opportunità offerte dall’AIM per rendere la struttura del capitale più flessibile, valorizzare al meglio il proprio modello di partnership, supportare l’ulteriore crescita sul mercato anche per linee esterne e attrarre nuovi talenti.

Sandro Valeri, socio fondatore di Intermonte ha commentato: “A 26 anni dalla creazione di Intermonte, la quotazione in Borsa rappresenta un’ulteriore evoluzione del modello di partnership su cui il Gruppo si fonda a favore della sua indipendenza e che ci proietta nel futuro. Siamo già molto ben patrimonializzati, con la quotazione vogliamo rendere la struttura del capitale più flessibile, attrarre nuovi talenti mantenendo il nostro posizionamento di leader dei servizi finanziari nel segmento delle PMI. Oggi puntiamo all’AIM, con la prospettiva di arrivare in futuro allo Star”.

Guglielmo Manetti, ad di Intermonte, ha aggiunto: “I risultati di questo semestre confermano il nostro posizionamento e vocazione a supporto delle piccole e medie aziende italiane che portiamo avanti con dedizione da sempre. La recente operazione con QCapital e la scelta di quotarsi va proprio in questa direzione: continuare a crescere e remunerare i nostri azionisti, come abbiamo sempre fatto, cogliere tutte le opportunità di sviluppo sul mercato anche per linee esterne”.

La quotazione su AIM Italia rappresenta l’inizio di un percorso più ampio, finalizzato alla quotazione sul mercato regolamentato MTA, segmento STAR nel prossimo futuro.

Il gruppo Intermonte, nei suoi 26 anni di storia, è sempre stato profittevole, nonostante la ciclicità dei principali mercati di riferimento.

Di seguito i pilastri dell’equity story:

  • Banca di investimento integrata e indipendente, basata su un modello di partnership di successo, con una importante focalizzazione nel segmento delle medie e piccole imprese italiane
  • Modello di business altamente redditizio e diversificato su quattro aree di attività (Investment Banking, Global Markets, Sales & Trading, Digital Division & Advisory) che crescono in modo equilibrato, con un basso consumo di capitale, e che contribuiscono tutte allo sviluppo armonico dei ricavi
  • Il gruppo ha di recente ulteriormente diversificato il proprio business nel segmento dei club deal, grazie alla partnership con QCapital – società attiva in investimenti in private equity attraverso Club Deal – per un innovativo progetto che applica tale meccanismo al public market e volto a investire in minoranze quotate o pre-IPO di società italiane
  • Una delle posizioni patrimoniali più solide tra le società finanziarie italiane con notevole eccesso di capitale utilizzabile per cogliere possibili interessanti opportunità di crescita per linee esterne in settori strategici e sostenere una generosa politica di dividendo
  • Remunerazione per gli azionisti attraverso una costante politica di distribuzione di dividendi, con un payout medio negli ultimi due anni superiore al 90%
    Interessanti opportunità di ulteriore crescita, anche per linee esterne, nel canale digitale e nell’investment banking

Nel processo di ammissione alla quotazione, Intermonte è supportata da Intesa Sanpaolo S.p.A., tramite la divisione “IMI Banca”, che agirà in qualità di Global Coordinator e Bookrunner e da BPER Banca S.p.A., in qualità di Nominated Advisor (Nomad). Lo studio legale Gatti Pavesi Bianchi Ludovici è il consulente legale incaricato di seguire l’operazione.

I risultati al 30 giugno 2021 confermano il positivo trend di crescita:

Nel corso del primo semestre 2021, il Gruppo Intermonte ha registrato una crescita dei ricavi del 60,8% raggiungendo 24,2 mln di euro mentre l’utile netto di pertinenza del gruppo ha registrato una crescita del 205,7% chiudendo a 5,5mln.

La struttura patrimoniale, tra le più solide tra le società finanziarie italiane con notevole eccesso di capitale, si contraddistingue per un Total Capital Ratio pari al 41,2% al 30 giugno 2021.

 

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