Mercati, avanti tutta nonostante le intenzioni e le stime della Fed

Settimana densa di avvenimenti macro quella che si apre oggi con i dati sugli ordinativi di beni durevoli Usa alle 14:30 e con il clou giovedì 30 settembre con le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione, il Pil statunitense del secondo trimestre e il PMI di Chicago. Non ci aspettiamo stravolgimenti importanti.

Quali sono le indicazioni possiamo trarre dal FOMC a mente fredda?

Per i mercati sembra che non sia cambiano nulla, in realtà Powell ha gettato le basi per la futura politica monetaria, lasciando intendere che il tapering potrebbe cominciare prima (a novembre?) di quanto ci si aspettasse a giugno, a condizione che i dati di settembre sull’occupazione non siano particolarmente negativi. Se così sarà, significa che entro giugno/luglio prossimo il tapering sarà terminato e a qual punto comincerà la crescita dei tassi (i fed fund passeranno allo 0,3%) che nel 2023 sono destinati a crescere ulteriormente portando i fed fund vicini all’1% (a giugno si parlava dello 0,6%).

Ma la Fed ha abbassato anche la crescita del PIL per il 2021 al 5,9% dal 7% atteso a giugno, alzando allo stesso tempo quella per il 2022 al 3,8% dal 3,3% di giugno. La variazione positiva del 2022 non compensa però la flessione del tasso di crescita del 2021.

I mercati azionari hanno reagito positivamente alle notizie del FOMC. Difficile dire se per distrazione o per qualche latro motivo.

Antonio Tognoli Head of Research di Integrae Sim

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!