Asset allocation: bond sempre sugli scudi

I rendimenti dei titoli di Stato internazionali sono saliti per la quinta settimana di fila, lasciandosi alle spalle i minimi estivi. “Pensiamo tuttavia che ci sia ancora spazio per un loro incremento“. Ad affermarlo è Florian Späte, Senior Bond Strategist di Generali Investments, che di seguito spiega nel dettaglio l’outlook.

Innanzitutto, per il fatto che diverse banche centrali hanno segnalato la scorsa settimana di essere pronte ad alzare i tassi di interesse. Non solo la Fed ha indicato un primo rialzo dei tassi chiave già nel 2022, ma anche la Bank of England sta considerando di fare altrettanto per il quarto trimestre. La banca centrale della Norvegia ha già avviato un nuovo ciclo di tassi di riferimento aumentando il tasso di deposito allo 0,25%. In questo modo, le banche centrali hanno mostrato la loro determinazione nel ridurre le politiche accomodanti di fronte a un’inflazione persistentemente alta.

Inoltre, la situazione tecnica diventerà meno favorevole. Anche se l’anno prossimo le emissioni nette annuali scenderanno dai massimi storici, rimarranno su un livello molto alto.

Inoltre, le banche centrali hanno già annunciato una riduzione sostanziale degli acquisti.

Di conseguenza, l’offerta netta diminuirà negli Stati Uniti pur rimanendo al secondo livello più alto della storia, mentre nell’Eurozona salirà al livello più alto dal 2014.

Infine, una volta che il dibattito sul tetto del debito negli Stati Uniti sarà risolto, il Tesoro degli Stati Uniti cercherà di ricostituire un sostanziale saldo di cassa, invertendo il QE nascosto effettuato ultimi mesi attraverso una minore emissione di titoli.

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