Mercati, obbligazioni: le nuove emissioni della settimana sotto la lente

Il caso Evergrande ha avuto meno peso della scorsa settimana sui mercati, nonostante che la cedola non sia oramai stata pagata per due bond in dollari, entrando così nel “periodo di grazia” di 30 giorni, dove le autorità con i vertici dell’azienda e i creditori, si spera possano trovare una soluzione per evitare il default.

Ma i dati macro cinesi usciti in questa settimana hanno evidenziato dei segnali di rallentamento del Paese. Il dato Pmi manifatturiero cinese ufficiale, si è confermato in fase di contrazione, l’indice è sceso infatti a settembre a 49,6 punti, rispetto ai 50,1 punti attesi ed ai precedenti 50,1 punti. Il dato conferma la contrazione dell’attività manifatturiera, in quanto inferiore ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione e fase di espansione dell’attività economica.

La contrazione si è ripresentata per la prima volta dal febbraio del 2020, ed è stata alimentata da alcuni fattori, come il balzo dei prezzi energetici, le pressioni sia sulla domanda che sull’offerta, i prezzi più alti di altri beni.

Il Pmi non manifatturiero ufficiale di settembre si è attestato invece a 53,2 punti, meglio dei 52,7 punti precedenti, ed in forte recupero rispetto ai precedenti 47,5 punti, ma in un momento in cui la Cina fa fronte al problema del power crunch, ovvero della contrazione dell’energia elettrica, i dati confermano i timori di un rallentamento della sua economia.

L’attenzione è alta, se si considera che alcune autorità locali della Cina hanno tagliato o imposto la riduzione dell’energia elettrica a diverse aziende, provocando in alcuni casi l’interruzione della produzione delle fabbriche.

Nessun impatto particolare dal dibattito Usa sullo sforamento di bilancio che come ogni anno mette di fronte i due schieramenti al Congresso, col muro contro muro che porta poi a trovare una soluzione di compromesso, senza la quale si fermerebbe tutta la macchina amministrativa americana.

Il mercato ragiona quasi solo sugli effetti del tapering che dovrebbe iniziare a novembre, con il numero uno della Fed, Jerome Powell, che ha detto che la sfida principale al momento per Federal Reserve è la tensione tra inflazione alta e disoccupazione ancora elevata; preoccupa soprattutto quest’ultima con l’ultimo dato settimanale di richieste al di sopra di oltre 30mila unità rispetto alle stime degli analisti.

Le tensioni sull’inflazione e sui tassi hanno implicitamente già rialzato i rendimenti dei titoli di Stato con il nostro Btp decennale è in area 0,84%, quasi 20 basis in più dai minimi di periodo, mentre lo spread rimane costante in area 104 contro Bund, anch’esso a rendimento negativo di -0,19%. Questa situazione ha riportato molti paesi dell’eurozona in rendimento positivo sulla curva decennale come già avvenuto un paio di mesi fa, pertanto oltre alla Germania è questa settimana solamente l’Olanda ad essere ancora negativa.

Le nuove emissioni di bond governativi sotto la lente

Per la parte mercati governativi, il Tesoro italiano ha collocato sul mercato BOT a sei mesi con rendimento sceso al minimo storico del -0,545%, valore che è risultato 3 punti base in calo rispetto alla precedente asta (-0.519%).

Sul fronte degli Eurobond, si è tenuto il primo collocamento in asta sulla scadenza a cinque anni, con richieste complessive per 5,8 miliardi a fronte dei 2,5 miliardi collocati. Nonostante i 2.5 miliardi siano poca cosa rispetto agli 800 miliardi del piano Next Generation Eu da finanziare attraverso l’emissione di bond, quello compiuto in settimana dalla Commissione Europea, che per la prima volta ha collocato titoli a medio-lungo termine attraverso un’asta pubblica e non con l’ausilio di un sindacato di banche, è un altro piccolo passo compiuto da Bruxelles per diventare un emittente quanto di più simile agli altri enti sovrani presenti sul mercato da sempre.

Sotto l’aspetto tecnico l’operazione è stata effettuata attraverso la piattaforma Telsat della Banca di Francia, ed ha riguardato il titolo con scadenza luglio 2026 precedentemente emesso a fine giugno per un ammontare nove miliardi. Una classica riapertura, con il titolo piazzato ad un rendimento medio ponderato pari a -0,487% che nella ideale classifica dei quinquennali europei si piazza alle spalle di Germania (-0,56% ieri sul secondario) e Olanda (-0,53%) ma davanti a Francia (-0,45%), Irlanda (-0,43%) e agli altri Paesi. Isin del titolo EU000A3KTGV8, taglio minimo un euro con multipli di uno.

L’Egitto ha collocato sul mercato un bond in dollari per complessivi tre milairdi suddiviso in tre tranche. L’operazione ha raccolto l’adesione di 300 investitori internazionali e la domanda è stata di nove miliardi, praticamente tre volte l’ammontare offerto. Nel dettaglio è stata emessa una scadenza a sei anni con cedola 5.80% per 1.125 miliardi, una a 12 anni con cedola 7,3% per altri 1,125 miliardi e una a 30 anni con cedola 8,75% per 750 milioni. Grazie alle elevate richieste, il Tesoro ha potuto tagliare i rendimenti indicati nella guidance di 37,5 punti base per le tranche a sei e 12 anni e di 12,5 per quella a 30 anni. L’Egitto aveva raccolto 3,8 miliardi di dollari sui mercati internazionali nella prima parte dell’anno, dopo aver debuttato nel 2020 sul mercato dei green bond, primo emittente sovrano a farlo nell’area MENA (Middle East and North Africa). L’Egitto gode di un rating B-/B2.

Per la parte corporate le principali emissioni hanno riguardato Banco Comercial Português, che ha collocato un social bond  senior preferred 6.5NC5.5 dell’ammontare di 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area 215/220 punti base sopra il tasso midswap, poi ridotte a 200 punti base. Nel dettaglio il titolo (Isin PTBCPEOM0069) paga una cedola annua fissa pari a 1,75%, prezzo di emissione 99.527  pari a un rendimento dell’1.842%.  Il bond ha scadenza 7 aprile 2028,  l’emittente ha però la facoltà di richiamare il bond alla pari ad aprile 2027,  lotto minimo 100mila eeuro con multipli di 100mila e rating Ba1/BB.

Public Investment Fund, il fondo sovrano saudita, che gestisce asset per 430 miliardi di dollari, uno dei più grandi al mondo, ha annunciato che sta per emettere il suo primo green bond. Sarà un inedito per un fondo sovrano. L’operazione si concretizzerà nel mese di ottobre.

Le nuove emissioni obbligazionarie corporate sotto i riflettori

Unicredit ha avviato l’offerta al pubblico del primo Social Bond, prestito obbligazionario per finanziare progetti con finalità e impatti sociali. Il collocamento del prestito terminerà il 20 ottobre. Il bond sarà inizialmente distribuibile per un importo pari a 110 milioni con possibilità di incremento, in base alle richieste, fino a 250 milioni di euro. L’emissione avverrà alla pari e avrà una durata decennale con cedola variabile pari a Euribor 3 mesi +0,35% con un minimo di 0,65% ed un massimo del 12% per anno, pagata su base trimestrale. Il lotto minimo di investimento sarà di 10mila euro, con multipli di 10mila. Rating Baa1/BBB; sarà classificato al pari dell’esistente debito Senior Preferred dell’emittente e sarà quotato su EuroTLX.

Enel ha emesso nuove obbligazioni sostenibili per un controvalore di 3.5 miliardi di euro. Si  tratta del terzo collocamento di questo tipo nell’anno in corso. A giugno, la compagnia energetica aveva emesso altri 3,25 miliardi di euro e a luglio 4 miliardi di dollari. Nel dettaglio, i capitali raccolti serviranno per finanziare misure di abbattimento delle emissioni di CO2 (Scope 1), al fine di contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici. Le obbligazioni Enel sostebili sosno state suddivise in tre tranche: 1,25 miliardi per la scadenza 28 maggio 2026 e cedola 0%; un miliardo per la scadenza 28 maggio 2029 e cedola 0,375%; 1,25 miliardi per la scadenza 28 settembre 2034 e cedola 0,875%. Rating BBB+.

Brenntag, leader di mercato globale nella distribuzione di prodotti chimici e ingredienti, ha raccolto 500 milioni di euro con un’obbligazione senior a tasso fisso con scadenza 5 ottobre 2029 e  ammontare 500 milioni di euro. Il rendimento è partito in area 80/85 punti base sul tasso midswap. L’operazione si è chiusa con 1.4 miliardi di euro  di ordini per un taglio finale del bond di 500 milioni e di conseguenza è sceso molto anche lo spread da 80/85 punti iniziali a 52 punti base per un rendimento dello 0.537% . Rating Baa2/BBB e lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila. L’obbligazione paga una cedola dello 0.50%, prezzo di emissione 99.711 per un rendimento finale dello 0.537%.

Wiit ha chiuso in anticipo l’offerta del bond senior da 150 milioni di euro grazie alla forte domanda del mercato. L’obbligazione è stata emessa a 100, la data di emissione sarà il 7 ottobre e quella di scadenza dei bond il 7 ottobre 2026. Gli interessi del prestito obbligazionario, pari al 2,375% fisso annuo, saranno pagati in via posticipata il 7 ottobre di ogni anno a partire dal 7 ottobre 2022.

In Francia Lagarder ha iniziato il collocamento di un bond senior a 6 anni con l’obiettivo di raccogliere 500 milioni di euro. Prime indicaziooni di rendimento in area 215 punti base sopra il tasso midswap di riferimento. Il bond non ha rating, lotto  minimo negoziabile di 100mila euro con multipli di 100mila e Isin FR0014005SR9.

Sempre tra i corporate, Alciona Energia sta collocando un’obbligazione green con scadenza a sei anni dell’emmontare di 500 milioni di euro. Il bond (Isin XS2388941077)  ha scadenza 7 ottobre 2027 e prime indicazioni di rendimento sono in area 90 punti base sopra il tasso midswap. Rating BBB- e lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila.

Ottima performance in grey market per i 600 milioni di euro emessi da Agco International, società di macchinari per costruzione, che ha emesso un titolo con scadenza 2028 con cedola 0.8% e prezzo di 99.993, che è salito in grey in area 100.50. Isin XS2393323071, taglio minimo 100mila euro con multipli di mille e rating BBB-.

Citadele Banka ha terminato il roadshow per presentare una nuova operazione, si tratta di un’obbligazione senior preferred 5NC4 da collocare in questi giorni.  Ammontare atteso 250 milioni di euro, rating BBB-.

CNH Industrial ha prezzato un bond in dollari canadesi a tre anni (scadenza 1° ottobre 2024) da 300 milioni. Si tratta di un collocamento privato (private placement) rivolto ad alcuni investitori accreditati in ciascuna delle province del Canada. Il prezzo di emissione è di 99,936 e la cedola è dell’1.50%. Si tratta di titoli senior unsecured che pagano interessi su base semestrale all’1 aprile e all’1 ottobre di ogni anno a partire dal prossimo 1 aprile. Il regolamento del bond è il 28 settembre, taglio minimo da mille dollari canadesei con multipli di mille, rating BBB/Baa3/BBB-, Isin CA12658MAA95.

PJSC Sovcombank, banca privata russa, sta studiando una nuova operazione per finanziarsi sul mercato dei capitali con un’obbligazione in dollari con scadenza 4/5 anni, rating atteso Ba1/BB+, mentre in questa vi è stato un collocamento con successo in dollari della Credit Bank of Moscow, con un subordinato perpetual con cedola del 7.625%. Il titolo emesso per 350 milioni con prima call a partire dal 2027, è uscito a 100 ed aveva visto molte richieste sui book dei lead. La difficoltà della settimana non ha permesso al titolo di performare, con il prezzo in grey market sceso di una trentina di centesimi. Isin US12504PAK66, con taglio minimo 200mila dollari con multipli di mille.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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