Asset allocation: mercati emergenti a doppia velocità

Si stanno facendo progressi sul fronte Evergrande con la vendita di asset e le rassicurazioni da parte delle banche sul fronte del prosieguo dei prestiti. Pechino non ha al momento la necessità di intervenire in modo urgente, ma è determinata ad andare avanti con una rigorosa regolamentazione del segmento immobiliare e nel prevenire il moral hazard.

La PBOC ha iniettato 750 miliardi di renminbi netti di liquidità invitando le istituzioni finanziarie ad aiutare il governo locale a stabilizzare il mercato immobiliare e gli acquirenti per conservare un mercato immobiliare sano.

“Dal nostro punto di vista, riteniamo che queste misure abbiano ridotto i rischi di contagio a breve termine“. Ad affermarlo è James Cook, Head of Investment Specialists, Global Emerging Markets per la divisione internazionale di Federated Hermes, che di seguito illustra nel dettaglio la propria view.

L’indice PMI manufatturiero cinese è sceso a 49,6 a settembre, in territorio negativo per la prima volta da febbraio 2020, parzialmente sulla scia della crisi energetica e dei tagli alla produzione. Tale rilevazione potrebbe innescare un sostegno più mirato sul fronte della politica monetaria e fiscale.

Un’intonazione più hawkish da parte delle principali Banche centrali insieme alle aspettative di inflazione più alte per un più esteso periodo di tempo rientrano tra i fattori che spingono i rendimenti nel corso degli ultimi giorni verso l’alto, attestandosi ad un livello che non si vedeva ormai da giugno. Anche il dollaro ha toccato i massimi da novembre scorso data la rinnovata propensione da parte degli investitori a scegliere i cosiddetti safe haven.

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