Forex, l’Euro stenta a invertire la rotta

I movers del momento sono sempre gli stessi e principalmente: il tapering Usa, il rialzo delle commodity e l’inflazione, la terza dose di vaccini, le elezioni, e cosi via. Il fine settimana, invece, sarà interessato dalla pubblicazione dei dati sul lavoro negli Usa. I mercati finanziari sono costantemente “disturbati”, per non dire condizionati, da elementi esterni, e come potrebbe essere diversamente?

Tuttavia, per chi come me predilige l’utilizzo di algoritmi automatizzati, l’elemento “disturbatore” ha un’importanza, ovviamente, ma relativa in quanto i miei modelli mi propongono costantemente il da farsi.

Per il momento, la situazione puramente tecnica dell’Euro Index (paniere di mia creazione) è quindi orientata verso il basso e non accenna a migliorare.

Presento questa settimana il mio benchmark con le “solite” Gann Line e un sistema di conta weekly condizionato. Generalmente, il raggiungimento di 7 o 9 porta a una possibile inversione. La situazione appare, al momento, “tranquilla” sul fronte delle inversioni, mentre un’altra Gann è stata infranta al ribasso.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 39% dei casi (invariato rispetto al valore di otto giorni fa) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni (aggiornate al 4 ottobre per motivi tecnici) non evidenziano variazioni di rilievo.

Lo scenario puramente tecnico si riconferma pertanto moderatamente ribassista e tende a peggiorare ulteriormente. Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd ha realizzato un massimo relativo poco al di sotto del minimo di agosto, ma sembra destinato a indebolirsi ulteriormente. Attenzione tuttavia in caso di ritorno al di sopra di 1.165 circa. L’Eur/Aud testa, in questo momento, la neck line di un potenziale testa e spalle ribassista e potrebbe dover proseguire la discesa verso 1.55/4… L’Eur/Cad accusa la realizzazione di nuovi minimi dell’anno e non sembra in grado di invertire il trend. L’Eur/Chf è tuttora in difficoltà e potrebbe generare un segnale di ripresa solo sopra 1.085 circa. L’Eur/Jpy prosegue la fase altalenante in essere da qualche settimana, ma si mantiene all’interno di un’area di relativa neutralità. L’Eur/Nok non riesce a interrompere la serie di massimi discendenti con ritorno sui minimi dell’anno.

La divisa europea è molto debole e potrebbe indietreggiare ulteriormente durante le sedute a venire.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Cad ha realizzato un doppio massimo discendente e potrebbe riportarsi al di sotto di 1.2500. L’Usd/Jpy ha effettuato un importante rimbalzo alla fine dello scorso mese di settembre e, dopo la candela di ieri, sembra intenzionato a mettere a segno un nuovo rialzo memorabile. L’Usd/Nok sembra destinato a proseguire la debolezza sotto 8.50, cautela. L’Usd/Try si prendere una pausa tecnica prima di mettere a segno una serie di nuovi massimi; attenzione alla tenuta di 8.80. L’Usd/Zar sembra realizzare, dall’inizio dell’anno, un testa e spalle rovesciato e rialzista; interessante. Per l’Usd/Chf vedi la sezione “Trade opportunity”.

A dirla tutta, la situazione del biglietto verde non mi dice nulla questa settimana.

La seguente grafica mostra la tendenza di alcini importanti cross

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi pubblicata lo scorso 22 settembre relativa all’Usd/Chf che potete ritrovare cliccando sul seguente link. Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

Long su tenuta di 0.920/17 e sopra 0.928 con obiettivi rispettivi 0.928 e 0.936, poi 0.944 e 0.957/65. Short sotto 0.917 con obiettivi 0.907 e 0.902/0, poi 0.892 e 0.887“.

Nel nostro caso, la tenuta di 0.920/17 e il ritorno sopra 0.928 hanno favorito qualche long e l’ottimo raggiungimento del 2° obiettivo posto a 0.936 (realizzato 0.9368). In seguito, il dollaro si è parzialmente indebolito riportandosi in corrispondenza della precedente area 0.920/17.

Il dollaro ha regalato qualche soddisfazione nei confronti del franco svizzero, ma parliamo di qualche micro movimento. La situazione ricorda quella di 2 settimane fa e, ora, l’area di supporto da prendere in considerazione è 0.922/19.

Lo scenario puramente tecnico rimane orientato verso l’alto ed è tuttora probabile una nuova reazione positiva, ma attenzione all’inside day di ieri martedì.

Direi di proseguire in questo modo.

  • Long su tenuta di 0.922/19 e sopra 0.932 con obiettivi rispettivi 0.932 e 0.943, poi 0.957 e 0.965/80.
  • Short sotto 0.919 con obiettivi 0.909/7 e 0.900, poi 0.888 e 0.881/75.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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