Mercati: parla Putin e il gas si raffredda

“L’inattesa inversione rialzista di tendenza sui listini azionari è dovuta essenzialmente a due fattori: l’apertura concreta dei Repubblicani allo slittamento del dibattito sul tetto del debito Usa a dicembre e l’intervento di Putin sulla tematica del prezzo dell’energia, con la disponibilità a incrementare sostanzialmente le forniture di gas all’Europa nei mesi a venire, a patto ovviamente che l’UE approvi le certificazioni per il discusso Nordstream 2 (in quanto, almeno secondo i russi, sarebbe il mezzo più economico e meno inquinante per far transitare il gas)…do ut des”. Ad Affwermarlo è Michael Palatiello, ad e strategist di Wings Partners Sim, che di seguito illustra la view nel dettaglio.

Effetto immediato sui corsi delle commodity eneregetiche con ribassi generalizzati, che condizionano anche le quotazioni del petrolio (complice ieri una rilevazione EIA che ha mostrato un inattesa salita delle giacenze Usa per 2,35 milioni di barili accompagnata da un incremento delle benzine per 3,25 milioni di barili) e si espandono anche al gas naturale negoziato in Usa che registra un calo del 8,3% dopo aver fissato la quotazione nella giornata precedente ai massimi da 12 anni.

Il future sul gas natuale al Nymex

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