Investimenti: opportunità nella catena del valore del cloud

Il potere trasformativo del cloud gli conferisce la capacità di rivoluzionare l’economia globale e di essere il catalizzatore della quarta rivoluzione industriale. In quanto fonte più economica e migliore di infrastrutture IT e archiviazione dei dati, rappresenta un’opzione praticabile poiché ottimizza la capacità, in modo che le società paghino solo per l’uso effettivo. Fornisce un’ottima soluzione per l’archiviazione dei dati, ma il suo vero potenziale risiede nella modalità collaborativa con cui vengono analizzate e utilizzate enormi quantità di dati. Si può già osservare l’effetto tangibile della mobilitazione dei dati in app come Google Maps. Coordinate delle mappe, immagini satellitari, foto e dati sono tutti memorizzati nel cloud, ma il vero potenziale emerge solo quando un motore di intelligenza artificiale integra, analizza e sintetizza gli strati di dati e immagini in un output utilizzabile. Il risultato ha trasformato il modo in cui andiamo dal punto A al punto B.

Dal punto di vista degli investimenti abbiamo individuato le opportunità lungo la catena del valore del cloud suddividendo la tecnologia in tre livelli“, afferma Flavio Carpenzano, investment director di Capital Group, che di seguito illustra la view.

  1. Abilitatori: semiconduttori e componenti

I semiconduttori sono utilizzati ovunque, dai centri dati agli smartphone, dalle automobili alle lavatrici. Ma mentre la base di clienti del settore si è ampliata, il numero di operatori si è consolidato, tanto che oggi si contano pochissimi operatori dominanti. In pratica un’oligarchia, il settore ha evidenziato una crescita costante, margini elevati e una minore ciclicità, che rappresentano solidi fondamentali per le opportunità di investimento a lungo termine. ASML, produttore di attrezzature per la realizzazione di semiconduttori, e TSMC, produttore di semiconduttori, sono leader nel settore. Il connubio di elevata tecnologia e solida esecuzione operativa ha fatto sì che TSMC ora detenga quasi l’80% della quota di mercato nella produzione di chip all’avanguardia, mentre ASML è in pratica l’unico produttore di macchinari per la litografia ultravioletta estrema (EUV) utilizzati per produrre chip avanzati.

  1. Soluzioni: fornitori di infrastruttura, software ed esigenze dei clienti

Le società che forniscono la tecnologia cloud agli utenti si dividono in due categorie: i fornitori di infrastruttura e i fornitori di software. L’infrastruttura cloud è un territorio alquanto familiare. Include nomi ben noti come i servizi cloud AWS di Amazon, che detiene il 33% della quota di mercato, Microsoft Azure al 20% e Google Cloud Platform al 9%. Queste società sono diventate dominanti nel mercato espandendo la loro offerta di prodotti e raggiungendo più clienti. Un mercato dominato da pochi grandi operatori è indice di un’interessante struttura settoriale. La pandemia di COVID ha accelerato il passaggio al cloud, ma c’è ancora un ingente potenziale di crescita secolare per le società dominanti, come gli esempi di crescita regionale cinese: Alibaba e Tencent detengono rispettivamente solo il 6% e il 2% della quota di mercato globale, ma l’adozione del cloud nel Paese è in ritardo rispetto ad altre regioni, e l’ambizione del governo di recuperare terreno fa presagire una traiettoria di crescita molto più ripida. L’iniziativa del governo cinese si concentra sui costi di transizione, sovvenzionando fino al 100% dei costi per la migrazione al cloud sostenuti dalle piccole e medie imprese.

A livello globale esistono oltre 20.000 aziende di software-as-a-service (SaaS), ma meno dell’1% presenta un valore superiore a 1 miliardo di dollari.  La mancanza di infrastrutture fisiche e il basso costo marginale per gli abbonati aggiuntivi sono alla base degli elevatissimi margini del settore. Il segmento è decisamente affollato, anche se esistono diversi modi per acquisire notevoli quote di mercato. Uno consiste nello specializzarsi in un particolare settore e rivolgersi al suo mercato end-to-end; l’altro nel fornire un pacchetto con caratteristiche utili a clienti appartenenti a un’ampia gamma di settori.

La specializzazione settoriale non è l’unica strada per avere successo nel segmento dei software. Ogni settore necessita di alcuni servizi aziendali standard, che possono essere offerti in modo facile ed efficiente dal segmento in esame. Ad esempio, Hubspot funge da sportello unico per le vendite, il marketing e il supporto clienti, mentre Ceridian offre una piattaforma per le risorse umane. Questi pacchetti software possono essere integrati con altre piattaforme e offrono a queste società accesso a clienti in vari settori e aree geografiche. Allo stesso modo, la società di servizi IT Shopify fornisce agli esercenti una piattaforma di e-commerce multicanale.

  1. I beneficiari del cloud: trasformazione delle industrie tradizionali e traino dei guadagni per le rinnovabili

I beneficiari della tecnologia cloud potrebbero appartenere a qualsiasi settore, da quelli tradizionali della “vecchia economia” come l’agricoltura e l’allevamento a quelli dediti all’innovazione più avanguardistica, come il medtech e il biotech. Le soluzioni agricole abilitate dal cloud possono decretare un ingente aumento della produttività, ma anche migliorare l’ambiente. L’agricoltura con droni può essere utile per monitorare grandi aree di terreno, intervenendo a distanza se necessario. Il monitoraggio intelligente delle colture e del bestiame consente di ottimizzare l’irrigazione, il mangime o il mix di farmaci. I macchinari agricoli a guida autonoma possono essere programmati in modo da effettuare interventi precisi, mirati e individualizzati. Gli edifici e attrezzature intelligenti permetteranno una manutenzione più efficiente ed efficace che si adatta ai cambiamenti ambientali, estendendo la vita utile delle attrezzature e dei beni agricoli. Questi cambiamenti consentono di incrementare l’efficienza con un effetto decisivo sul miglioramento delle prestazioni agricole. Si stima che entro il 2030 la connettività agricola possa fornire un contributo al PIL pari a oltre 500 miliardi di dollari.

La fluidodinamica delle turbine eoliche è un problema complesso che le formule matematiche non possono risolvere con precisione esatta. Tuttavia, i big data, memorizzati nel cloud, possono essere utilizzati per simulare ciò che accade al vento intorno ai rotori di una turbina eolica per contribuire a ottimizzare le efficienze. Per il successo finanziario di un parco eolico è essenziale sapere quanto offrire per un progetto. Per calcolare la resa energetica di un potenziale progetto, gli ingegneri prendono in considerazione l’effetto scia, ovvero la perdita di rendimento di una turbina eolica in sottovento (nella direzione del vento) rispetto a un’altra. Tuttavia, la perdita di energia dovuta all’effetto di blocco, ovvero la perdita di rendimento di una turbina eolica in sopravento (nella direzione opposta a quella del vento) rispetto a un’altra, non è stata pienamente apprezzata fino a tempi più recenti. Lo specialista dell’eolico off-shore Ørsted ha adattato la sua metodologia per calcolare la perdita di interazione delle turbine, applicando una maggiore disciplina nel suo processo di offerta dei progetti. La disciplina finanziaria, insieme alle simulazioni alimentate dal cloud per creare algoritmi predittivi che ottimizzano le efficienze, ha aiutato l’azienda a diventare un leader nell’eolico offshore.

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