Banca Generali, Mossa “benedice” la blockchain

“Il mondo delle pmi trova nell’accesso ai capitali uno dei suoi limiti più grossi perché il sistema tradizionale si è un po’ ingolfato. Oggi però la blockchain può rappresentare uno strumento molto interessante per rendere accessibili alle imprese nuovi capitali. Gli operatori finanziari italiani sono pronti ma occorre lavorare con i regolatori per iniziare una vera e propria fase di sperimentazione”.
È questa in sintesi la posizione di Gian Maria Mossa, Amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali. Intervenuto questa mattina in occasione del convegno organizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con CONSOB dal titolo “Gli strumenti finanziari e le tecnologie distributed ledger”, Mossa ha spiegato come sia giunto il momento affinché in Italia si abbia un nuovo impulso digitale. Un impulso che, facendo leva sulla blockchain e altre tecnologie, metta sempre più in connessione due mondi che troppo spesso fanno ancora fatica a parlarsi: il risparmio privato e l’economia reale.
Secondo Mossa, il processo da seguire è mutuabile dal mondo della telefonia. “Se immaginiamo la DLT solo come strumento per migliorare l’efficienza del sistema bancario, noi sbagliamo. Con la tecnologia possiamo infatti sviluppare una serie di servizi aggiuntivi e smart contracts che rendano il servizio ancora più completo ed efficiente. È lo stesso meccanismo dello smartphone che inizialmente era inteso solo come strumento per comunicare ma poi ha cambiato il mondo con l’introduzione delle app”.
Una evoluzione che, secondo Mossa, può trovare terreno fertile proprio in Italia dove “lo sviluppo di un sistema alternativo è più semplice che in altri settori e Paesi visto che si tratta di un mondo concentrato nel sistema bancario”.

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