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- Matteo Petti, AD di Ulisse Biomed, delinea le priorità strategiche
- “Consolidare l’attuale posizionamento”
- “Lanciare NanoHydrid Fluo e individuare partner per sistema POC”
- “Proseguire con lo sviluppo della pipeline”
- I conti del primo semestre 2021
- “Lo scenario si conferma promettente”
- “L’approdo in Borsa rampa di lancio per la crescita”
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Ulisse Biomed è una società healthcare biotech attiva nei settori della diagnostica, teranostica e nel campo terapeutico nonché certificata per la progettazione, produzione e vendita di dispositivi medico-diagnostici in vitro.
L’azienda fondata dai due ricercatori (PHD alla Normale di Pisa), Bruna Marini e Rudy Ippodrino e insediata nell’Area Science Park di Trieste, dispone di portafoglio prodotti innovativo e competitivo basato sulle tre piattaforme tecnologiche Sagitta (diagnostica), NanoHybrid (teranostica e diagnostica) e Aptavir (terapeutica).
Potenzialità e punti di forza su cui la società fa leva attraverso un approccio strategico che prevede nello specifico, come spiega Matteo Petti, amministratore delegato di Ulisse Biomed, di “consolidare l’attuale posizionamento; lanciare sul mercato i prodotti da laboratorio basati su NanoHybrid Fluo, identificando anche un partner con cui co-sviluppare il sistema POC basato su tale tecnologia; proseguire con lo sviluppo della pipeline”.
“Strategie e obiettivi il cui raggiungimento trova un importante e ulteriore fattore di accelerazione nella recente quotazione sul mercato Aim Italia che “auspichiamo ci permetta di reperire le risorse per finanziare il nostro sviluppo con la flessibilità e tempestività tipica della Borsa”.
Un percorso di sviluppo che si inserisce in “uno scenario decisamente promettente che vede una attesa forte accelerazione del mercato della diagnostica molecolare, degli anticorpi monoclonali e del biological drug monitoring”.
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