Mercati, oro: la Polonia vuole aumentare le riserve

L’interesse delle Banche Centrali nei confronti dell’oro sembra non esaurirsi. All’interno di uno scenario complesso ed attraversato da turbolenze, il bene rifugio più conosciuto è una soluzione per i banchieri centrali. Secondo le stime del World Gold Council, le riserve mondiali sono aumentate di più di 300 tonnellate durante il primo semestre di quest’anno. A fare da apripista di questo movimento la Tailandia, l’Ungheria e il Brasile.

Detenere oro per avere stabilità

L’interesse nei confronti del metallo prezioso è condiviso anche da Adam Glapiński, presidente della Banca Centrale Polacca. Di recente, il banchiere ha dichiarato che nel 2022 intende aumentare di 100 tonnellate le riserve auree del paese. Questa scelta è animata dalla volontà di migliorare la stabilità finanziaria della Polonia.

La strategia del presidente della Banca Centrale negli anni è stata molto incentrata sull’oro. Glapiński, infatti, dall’inizio del suo mandato ha più che raddoppiato le riserve della Polonia.

Fonte: tradingeconomics.com | World Gold Council

Banche Centrali: perché detengono oro?

Per secoli, l’oro è stato un elemento fondamentale per gli asset delle Banche Centrali. Gli Istituti detengono oro fisico per diversi motivi. Il principale è quello della diversificazione delle riserve. Se è vero che da un lato le Banche Centrali sono responsabili della valuta nazionale, dall’altro è vero anche che potrebbero avere necessità di stampare denaro.

Un esempio di questa possibilità è dato dal periodo del COVID, durante cui la Banca Centrale Americana ha stampato trilioni di dollari. Pertanto, nei momenti di bisogno, è possibile che il denaro fiat subisca una svalutazione. La funzione dell’oro nelle riserve delle Banche Centrali è proprio quella di controbilanciare l’effetto della stampa monetaria. Infatti, l’oro è un asset che offre una copertura naturale contro l’inflazione.

Inoltre, secondo quanto riportato anche da Reuters, l’oro fisico per le Banche Centrali gioca un ulteriore ruolo. Non essendo, infatti, suscettibile di rischio di controparte o credito, esso funge da elemento di fiducia per i Paesi.

Ad oggi, i maggiori detentori di oro al mondo sono Stati Uniti (8.133 tonnellate), Germania (3.359 t.), Italia (2.451 t.), Francia (2.436 t.) e Russia (2.292 t.).

A cura di Confinvest

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