La calma apparente di queste ore segue un week-end piuttosto turbolento, che inizia già venerdì con un dato sul mercato del lavoro Usa che, per la seconda volta consecutiva, delude pesantemente le aspettative con un consuntivo a 194.000 nuovi impieghi (contro oltre 500mila preventivati) sebbene il tasso di disoccupazione mostri un sensibile arretramento, portandosi al 4,8% dal 5,1% atteso.
Tuttavia il dato debole non esercita il solito effetto “sollievo” sui mercati USA, dato che permane la convinzione che la FED tirerà dritta sulla rotta del tapering già a partire da novembre.
Rimangono sostenuti gli acquisti di dollari alla prospettiva di rendimenti più elevati nel prossimo futuro, con le posizioni nette speculative rialziste ai massimi da due anni, e di questa prospettiva ne fa maggiormente le spese lo Yen giaponese (in forza della disparità prospettica nei rendimenti) che si porta questa mattina ai minimi da tre anni a questa parte.
L’andamento del cross Dollaro/Yen – Grtafico su base settimanale
A cura di Michael Palatiello, ad e strategist di Wings Partners Sim