Forex: Euro Index ancora in cerca di un valido supporto

Prosegue la discesa dell’Euro Index (paniere di mia creazione) che testa nuovamente, per la terza settimana consecutiva, una Gann Line che si era già dimostrata molto valida dalla metà dello scorso mese di giugno alla metà del successivo mese di agosto.

Da segnalare che il benchmark proviene già da ben cinque settimane con il segno rosso e che quella entrante, ma mai vendere tuttavia la pelle dell’orso prima di averlo …, potrebbe rappresentare la sesta con il segno meno.

L’Euro Index ha concluso storicamente solo in sei occasioni sei settimane consecutive in rosso, l’ultima nella primavera del 2018, ma non ha mai realizzato sette settimane consecutive con il segno meno. Attenzione.

Anche se una statistica effettuata su una base dati composta da pochi elementi è utile quanto uno stuzzicadenti quando piove (scusate, mi è venuta cosi…), ci avviciniamo probabilmente a una settimana rialzista entro la fine di questo mese.

I dati macro di questa settimana, vedi proprio oggi il Cpi Usa (previsto al 5.3% sba) o per esempio il Michigan di venerdì (previsto a 73.4), potrebbero contribuire a un rafforzamento della divisa europea, momentaneo o duraturo. Staremo a vedere.

Per il momento, la situazione puramente tecnica dell’Euro Index è quindi tuttora orientata verso il basso e non accenna a migliorare, ma cautela per quanto appena scritto.

Presento nuovamente il mio benchmark con la grafica già evidenziata da qualche settimana con, nella parte superiore, il mio Efficiency index che tende verso -15.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 36% dei casi (in calo rispetto al 39% di otto giorni fa) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano soltanto un calo di -2.04% nei confronti del Baht thailandese.

Lo scenario puramente tecnico si riconferma pertanto moderatamente ribassista e tende a peggiorare ulteriormente. Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Aud rompe al ribasso la neck line di 1.59 circa e raggiunge rapidamente 1.5685 dal quale potrebbe realizzare un rimbalzo puramente tecnico. Possibile pullback down a 1.588/90. L’Eur/Cad prosegue la discesa e accusa una lunga serie di nuovi minimi dell’anno. L’Eur/Chf cerca di rimbalzare in corrispondenza dei minimi relativi di agosto, ma appare debole e incerto. L’Eur/Gbp sembra destinata a proseguire la discesa sotto il recente 0.847. L’Eur/Jpy rimbalza a seguito della realizzazione di un doppio minimo ascendente e sembra intenzionato ad avvicinarsi ulteriormente a 133. Anche l’Eur/Nok deve fare i conti con nuovi minimi dell’anno e sembra destinata a indebolirsi ulteriormente. L’Eur/Try tende a rimportarsi in corrispondenza dei recenti massimi storici; attenzione in caso di ritorno sotto 10.25. L’Eur/Usd vedi la sezione “Trade opportunity”.

La divisa europea è generalmente in grosse difficoltà, anche se guadagna terreno rispetto allo Yen e alla lira turca.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Cad cede dopo un doppio massimo discendente e rimane molto debole, mentre tende a raggiungere 1.24. L’Usd/Chf si mantiene in una situazione di equilibrio precario al di sopra dell’area di supporto di 0.925/3, ma appare indeciso. Attenzione alla tenuta di tale intervallo. L’Usd/Jpy mette a segno un nuovo e importante rimbalzo a seguito della realizzazione di un minimo relativo a 110.8 e sembra diretto verso 115, ma attenzione alla tenuta di 112.20 circa. L’Usd/Nok potrebbe generare un segnale di peggioramento in caso di ritorno al di sotto di 8.50. L’Usd/Try prosegue indisturbato la serie di massimi storici. Importante area di supporto a 8.90/80. L’Usd/Zar ha ancora a che fare con un potenziale testa e spalle rovesciato e rialzista. Il biglietto verde mostra uno scenario eterogeneo e offre varie opportunità speculative.

La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importante cross

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi pubblicata lo scorso 11 agosto relativa all’Eur/Usd che potete ritrovare cliccando sul seguente link. Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

Short in caso di mancato superamento di 1.176/7 e sotto il livello psicologico di 1.1700 con obiettivi rispettivi 1.172/0 e 1.168 (anche se vicinissimo, ma in grado di favorire un rimbalzo), poi 1.161 e 1.153/480. Modesti long, puramente speculativi, sopra 1.177 con obiettivi 1.186 e 1.192, poi 1.198 e 1.205/13“.

Nel nostro caso, ho lasciato volutamente la precedente grafica, l’euro ha avuto qualche difficoltà in corrispondenza del precedente 1.176/7 (verdi il cerchio), ma poi ha pienamente confermato la validità del supporto posto a 1.168 (realizzato 1.166) ricavato dall’incrocio di due supporti, nonché la resistenza di 1.192 (realizzato 1.191) e l’attuale 1.153/480.

Non trattandosi di un’analisi daily, è difficile aggiornala tempestivamente. In ogni casi i livelli principali sono questi, ma ripresento oggi l’Eur/Usd per i multipli test di 1.155 circa; praticamente l’area individuata come sopra.

La situazione rimane di conseguenza ribassista, ma assistiamo a un rallentamento della discesa.

L’eventuale ritorno al di sopra del precedente supporto (ora resistenza) di 1.161, se accompagnato da un rafforzamento dell’Rsi e da un segnale positivo delle curve +DI e –DI, potrebbe aprire la strada a un tentativo di recupero della divisa europea. Direi di proseguire in questo modo.

Mantenere gli eventuali short in essere con stop a 1.161 e obiettivi 1.151/48 e 1.142/35.

Long, pertanto, sopra 1.161 con obiettivi 1.170 e 1.177, poi 1.186 e 1.192/8.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
[email protected]

 

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